Il prigioniero di Azkaban è uno dei romanzi più amati della lunga saga dedicata ad Harry Potter e al mondo magico di Hogwarts. Un gradimento che, nel tempo, ha coinvolto anche il film, diretto da Alfonso Cuaron nel 2004. Ma cosa ha reso questo capitolo così accattivante per lettori e il pubblico? Sicuramente ad attrarre è l’atmosfera che si fa più misteriosa e minacciosa. Altro elemento essenziale, poi, è l’entrata in gioco di Sirius Black, un personaggio complesso e tormentato che rappresenta per Harry Potter una sorta di unione affettiva con i suoi genitori e, successivamente, un veicolo per comprendere la rabbia che lo tormenta.
Tra tutti, questi aspetti, poi, si aggiunge la presenza di un altro protagonista che merita un posto nel titolo anche se, iconograficamente, apparirà saltuariamente e brevemente. Soprattutto nel film. Ovviamente il riferimento è Azkaban, terribile prigione sorvegliata dai Dissennatori dal quale è impossibile fuggire. Almeno per alcuni. Ecco la sua storia.
Le origini
Il nome Azkaban ha un’etimologia particolare. Questa, infatti, è ispirata alla parola ebraica Abaddon, che significa “luogo di distruzione” o “profondità dell’inferno”. L’idea della sua impenetrabilità come carcere di massima sicurezza, poi, prende spunto dalla fama di Alcatraz, costruita sull’isola al largo delle coste di San Francisco.
La tradizione la vuole situata in un’isola nel Mare del Nord, anche se la presenza non è segnata sulle mappe dei maghi e dei babbani. La sua nascita, poi, si deve ad un certo Ekrizdis. Dedito ad ogni sorta di magia nera ed oscura, l’uomo decide di costruire una fortezza sull’isola, attirando al suo interno marinai babbani per torturarli e ucciderli. Dopo la sua morte, i diversi incantesimi di occultamento svanirono. Per questo motivo il Ministero della Magia si accorge dell’esigenza di Azkaban e decide d’indagare sulla natura del luogo.
Gli uomini inviati, però, scoprono diversi orrori, tra cui una vera e propria infestazione di Dissennatori. Un problema che porta le autorità magiche dell’epoca a prendere la decisione di distruggere la fortezza. Un’azione che, però, viene rimandata per puro timore. Misteriose e pericolose, infatti, possono essere le reazioni dell’isola e delle entità al suo interno. Il Ministero, dunque, permette alla colonia di Dissennatori di rimanere dl tutto indisturbati sull’isola.
La trasformazione di Azkaban in prigione
Azkaban diventa formalmente una prigione nel 1718. Ossia quando il Ministro della Magia Damocles Rowle vede la fortezza come un”occasione per risparmiare denaro ed i Dissennantori una risorsa “preziosa” come guardiani e deterrente nei confronti di eventuali curiosi. Da quel momento, dunque Azkaban diventa l’unica prigione magica della Gran Bretagna, almeno fino alla fine della Seconda Guerra dei Maghi.
Il periodo di maggior attività, comunque, coincide con la Prima Guerra dei Maghi, ossia quella che coincide con l’ascesa di Voldemort, l’organizzazione del primo Ordine della Fenice e, ovviamente, la morte dei genitori di Harry Potter. In quegli anni, però, il ministero invia alla fortezza molte persone senza un giusto processo ma solo sulla base di sospetti. Questo ha fatto si che molti mangiamorte vengano incarcerati, togliendo loro la possibilità di comprare il tribunale come Lucius Malfoy. Allo stesso tempo, però, non pochi innocenti sono stati imprigionati fino quasi ad impazzire come lo stesso Sirius Black.
Alla fine della Seconda Guerra dei Maghi, però, alcuni aspetti nella gestione di Azkaban cambiano. Il ministro della magia Kingsley Shacklebolt, infatti, decide di rimpiazzare i Dissennatori con gli Auror come guardie della prigione. Questo ha fatto in modo che l’isola fosse più sicura, rimanendo comunque un cupo luogo di detenzione.
Chi è fuggito da Azkaban
Come precisato all’inizio, fuggire da Azkaban è praticamente impossibile, soprattutto sotto il dominio e il controllo dei Dissennatori. Nonostante questo, però, alcuni sono riusciti nell’impresa. Nello specifico due persone: Barty Crouch Jr. e Sirius Black. Il primo deve la riuscita dell’impresa all’intervento e aiuto dei suoi genitori. Il secondo, invece, alle sue doti di animagus non registrato. Questo vuol dire che la capacità specifica di Sirius di cambiare forma non è conosciuta alle autorità. In caso contrario, infatti, sarebbero state poste delle precauzioni per impedire la sua fuga anche sotto forma di animale.
Per finire, le evasioni avvenute poco prima dell’inizio della Seconda Guerra dei Maghi non possono essere considerate tecnicamente tali. A facilitarle, infatti, sono stati gli stessi mangiamorte e Dissennatori ai servizi di Lord Voldemort.