The Handmaid’s Tale è un romanzo distopico della scrittrice canadese Margaret Atwood, pubblicato nel 1985, che racconta la storia di una società totalitaria chiamata Repubblica di Gilead, sorta sulle cenere degli Stati Uniti d’America. L’opera esplora temi di oppressione femminile, controllo riproduttivo e fondamentalismo religioso attraverso gli occhi della protagonista Offred, una delle “ancelle” costrette a procreare per l’élite al potere.
La storia si svolge in un futuro non troppo lontano, dove un drastico calo della fertilità ha portato al collasso della società americana. Un regime teocratico ha preso il controllo, instaurando un sistema rigidamente gerarchico basato su un’interpretazione estrema della Bibbia. Le donne vengono classificate in categorie specifiche: le Mogli (sposate ai Comandanti), le Marta (domestiche), le Zie (responsabili dell’addestramento) e le Ancelle, donne fertili ridotte in schiavitù riproduttiva.
Offred, il cui vero nome viene rivelato solo alla fine del romanzo, è una di queste ancelle assegnata al Comandante Fred Waterford (of Fred indica l’appartenenza della donna all’uomo). Attraverso flashback e riflessioni, la protagonista ricorda la sua vita precedente: aveva un marito, una figlia e un lavoro, ma tutto è stato cancellato dal nuovo ordine. Il racconto alterna momenti del presente distopico con ricordi del passato, creando un potente contrasto tra libertà perduta e oppressione attuale.

Margaret Atwood concepì The Handmaid’s Tale durante gli anni ’80, un periodo caratterizzato dall’ascesa della destra religiosa americana e dalle politiche conservatrici dell’era Reagan. La scrittrice canadese si ispirò a eventi storici reali. I regimi totalitari del XX secolo, le politiche di controllo demografico, i movimenti fondamentalisti e le testimonianze di donne vissute sotto regimi oppressivi. Atwood ha sempre sottolineato che ogni elemento distopico presente nel romanzo ha una base storica documentata, rendendo il racconto particolarmente inquietante per il suo realismo.
L’autrice iniziò a scrivere il libro nel 1984 a Berlino Ovest, circondata dai simboli della divisione ideologica della Guerra Fredda. Questa esperienza influenzò profondamente la sua visione di come le società libere possano rapidamente trasformarsi in stati totalitari.
Il romanzo ha acquisito nuova rilevanza con l’adattamento televisivo di Hulu, iniziato nel 2017 e conclusosi dopo sei stagioni. La serie, vincitrice di numerosi Emmy Awards, ha amplificato i temi del libro, espandendo la narrazione oltre gli eventi del romanzo originale. L’iconografia visiva della serie – in particolare i costumi rossi e i copricapi bianchi delle ancelle – è diventata un simbolo globale di protesta femminista.
La scena finale si ricollega in maniera perfetta all’universo narrativo di Atwood. Vediamo la protagonista tornare nella casa, ormai distrutta, di Fred e Serena, iniziare a raccontare la sua storia a un registratore per fissarla nella memoria e trasformarla in un libro. Con le prime parole del romanzo e della prima stagione della serie si conclude The Handmaid’s Tale.