Ormai è uso comune che, per celebrare la Festa della Donna, si regali la mimosa. Questa, però, è un’usanza esclusivamente italiana. Il che vuol dire che farlo in un altro paese non avrebbe alcun significato. Non tutti sanno che la scelta del fiore risale al 1946 quando due donne dell’Unione Donne d’Italia, Rita Montagnana e Teresa Mattei, propongono il ramo di mimosa.
Questo ha il compito di rappresentare proprio l’energia, la forza e la tenacia delle donne. Oltre a ciò, poi, bisogna anche considerare un fattore di ordine decisamente più pratico. In quel momento, infatti, L’Italia, era appena uscita dalla guerra. Per questo motivo è sembrato opportuno far cadere la scelta su un fiore economico e gradevole. Ecco, dunque, che una specie in grado di crescere spontaneamente è apparsa come la soluzione più adatta.
Non dimentichiamo che se la mimosa è un’usanza italiana, la giornata internazionale della donna è nata invece negli Stati Uniti, nel 1908, su iniziativa delle donne socialiste. Queste, infatti, organizzarono la prima giornata della donna in occasione di un loro raduno nel Garden Theater di Chicago. Da quel momento, molte nazioni hanno iniziato a celebrare la ricorrenza in date diverse. Ma solo nel 1921 sono state unificate tutte nella nell’8 marzo.