La ragazza con l’orecchino di perla, quadro del pittore fiammingo Johannes Vermeer, si trova attualmente all’interno del museo Mauritshuis de L’Aia, in Olanda, a cui fu donato sin dal 1902. Per tutto il ventesimo secolo, però, l’opera è stata prestata in lungo e in largo ai più importanti musei del mondo; dal 2014, l’opera non è più stata concessa ad altre istituzioni. Come la maggior parte delle opere del pittore, il quadro non è datato; alcune speculazioni fanno risalire la composizione al 1665.
E dopo più di due secoli di oblio, il dipinto riemerse, in pessime condizioni, nel 1881, durante un’asta all’Aia; u consiglio dell’amico Victor de Stuers, storico dell’arte interessato alla preservazione delle opere di Vermeer, il collezionista Arnoldus Andreis de Tombe acquistò il dipinto a un prezzo irrisorio, corrispondente a una ventina di euro odierne; alla sua morte, avvenuta il 16 dicembre 1902, l’uomo, rimasto senza eredi, donò il dipinto al museo Mauritshuis, dove si trova tuttora.
Nel corso degli anni, il dipinto è stato prestato ad altri musei, europei e mondiali, come il museo di Vienna o il museo di Kobe, in Giappone. Ma dopo diversi viaggi, nel 2014, la direzione del Mauritshius ha deciso che il precario stato di conservazione sconsigliava ulteriori spostamenti del quadro; così, ora, “La ragazza con l’orecchino di perla” è esposto nella stanza numero 15 del museo olandese, ed è liberamente visitabile; il museo è aperto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, e il lunedì dalle 13 alle 18.
Nel 2022, il dipinto è stato oggetto di protesta da parte di un gruppo di giovani ambientalisti, che hanno cercato di danneggiarlo con l’uso della colla; il riprovevole atto di vandalismo è stato ripreso dai presenti e postato sui social. Nella registrazione, uno dei due attivisti esclama, mentre ricopre la testa del compagno di una sorta di liquido rosso: “Come vi sentireste se qualcosa di bello, che amate viene distrutto davanti ai vostri occhi? Provate rabbia? Bene, Perché questo è il sentimento che proviamo vedendo il nostro pianeta venire distrutto davanti ai nostri occhi“. Il dipinto, protetto da una teca di vetro, non ha subito danni evidenti, e dopo 24 ore di accurate analisi, è stato rimesso a disposizione dei visitatori del museo.
L’Aia, Olanda.
Un coglione attivista
ha cercato di incollare la sua testa di cazzo a
“La ragazza con l’orecchino di perla”
capolavoro di Vermer
al museo Mauritshuis.In un mondo normale
azioni del genere andrebbero punite mandando questi imbecilli
in galera a calci in culo. pic.twitter.com/gG8xJhr9zx— Sabrina F. (@itsmeback_) October 27, 2022