La Venere degli stracci è un’opera di Michelangelo Pistoletto del 1967 il cui significato è quello della rigenerazione attraverso l’arte: “Gli stracci sono rifiuti e la Venere, che viene dalla storia dell’arte e dalla bellezza, li rigenera e di colpo gli stracci diventano opera d’arte e ritornano a vivere”, aveva dichiarato l’artista durante l’inaugurazione dell’installazione d’arte moderna a Napoli.
In un’intervista a Vogue invece, Pistoletto aveva dichiarato: “La Venere degli Stracci è un’opera interattiva nel senso che è attivata dal pubblico che mentre consuma moda produce stracci. La Venere sempre nuda rappresenta ogni persona che si veste e si sveste incrementando il cumulo degli abiti-rifiuto. La Venere è la memoria mentre gli stracci sono il continuo passare delle cose. Gli stracci lasciati a se stessi non vorrebbero dire nulla, non significherebbero altro che inquinamento, mentre la Venere, apportando la memoria della bellezza nell’arte, li rigenera trasformandoli in colore, calore, emozione, sensazione. È il pensiero che fa rinascere.” e nella stessa intervista aggiunse: “In questo momento l’immagine della Venere come rinascita è fortissima. Significa tornare a una condizione, a uno stato particolare, alla gioia, all’amicizia, alla vita; e anche rinascere in buone condizioni (segue) fisiche o morali dopo una crisi. Tutto quello che vorremmo oggi è una nuova visione ecologica.”
L’installazione, distrutta a Napoli in un incendio a Piazza Municipio, nel 2023, è formata da una scultura, riproduzione fedele della statua della Venere con mela dello scultore Bertel Thorvaldsen, maestro della scuola neoclassica danese. Al fianco della statua era stata apposta proprio una montagna di stracci, che in realtà era una gabbia di metallo, ricoperta di stracci. Questa opera ha rappresentato un modello molto importante per raccontare l’arte contemporanea e concettuale, riuscendo a sfruttare mezzi poveri e arrivando alle persone. Proprio per questo sui social network l’incendio che l’ha distrutta ha fatto molto rumore, con la sensazione che si tratti di un atto doloso. Nello specifico il sindaco Manfredi ha accennato al fatto che la causa potrebbe essere una sfida sui social, tra chi dava fuoco all’opera.
Va ricordato che de La Venere degli stracci di Michele Pistoletto esistono diverse versioni, rimangono dunque quelle esposte alla Fondazione Pistoletto di Biella, quella del Museo d’arte contemporanea del castello di Rivoli e della Tate Gallery di Liverpool oltre quella del Museo Donnaregina di Napoli. L’opera distrutta da un incendio era stata installata 28 giugno 2023 in piazza Municipio.