Aveva 65 anni quanto Yul Brynner si spense per un cancro ai polmoni. Due anni dopo, il 19 febbraio 1987, venne trasmesso per la prima volta in televisione uno degli spot pubblicitari più impattanti della storia: un video anti-fumo con protagonista l’attore russo, naturalizzato americano, registrato pochi giorni prima del suo decesso. Questo messaggio postumo rappresentò un punto di svolta nella comunicazione sui rischi del tabacco. Ed ebbe un impatto deflagrante, considerato quanto Hollywood abbia da sempre alimentato il mito delle sigarette, sulla spinta delle lobby del tabacco.
Nel video appariva un cartello con il nome dell’attore e gli anni della sua nascita e morte: “1920-1985”, mentre una voce fuori campo annunciava: “Signore e signori lo scomparso Yul Brynner“. L’attore appariva sullo schermo in una registrazione effettuata durante un’intervista al programma televisivo “Good Morning America”, poco prima della sua dipartita.
Il messaggio di Brynner, nato l’11 luglio del 1920 a Vladivostok, era diretto e devastante: “Ora che sono andato vi dico: non fumate, qualunque cosa facciate, non fumate. Se potessi riprendermi indietro quel fumo, non staremmo parlando di nessun cancro. Sono convinto di questo“.
Brynner stesso orchestrò la creazione di questo spot anti-fumo alcuni mesi prima della sua morte, con l’intento di educare altri sui rischi del tabacco. La leggenda della recitazione americana aveva iniziato a fumare quando aveva solo 12 anni. Nel 1983, all’età di 63 anni, scoprì un nodulo alle corde vocali.
La diagnosi di cancro ai polmoni inoperabile era diventata di dominio pubblico quando la voce di Brynner si era fatta roca a causa della radioterapia, costringendo la sua produzione itinerante de “Il Re ed Io” (che al cinema gli valse un Oscar come migliore attore nel 1957) a chiudere.
Questo primo spot anti-fumo rappresentò il culmine degli sforzi iniziati a metà degli anni ’60, quando il Surgeon General pubblicò il suo rapporto che dichiarava il fumo dannoso per la salute. L’American Cancer Society definì lo spot nel 1986 come “la più potente accusa contro il fumo che avessimo mai prodotto”.
Il potere emotivo del messaggio risiedeva nel fatto che proveniva da una celebrità amata, conosciuta soprattutto per il suo ruolo iconico del Re del Siam nel musical “Il Re ed Io”, che aveva interpretato per oltre 4.600 rappresentazioni a Broadway. Brynner morì il 10 ottobre 1985, tre mesi dopo la sua ultima rappresentazione teatrale.
Questo evento storico segnò un passo significativo verso la sensibilizzazione sui pericoli del fumo, ispirando milioni di persone. La forza del messaggio di Brynner derivava non solo dalla sua fama, ma dalla sua autenticità: un uomo che stava letteralmente morendo a causa del fumo e che voleva impedire ad altri di seguire la stessa strada.