Si dice che mangiare le lenticchie a Capodanno porti ricchezza e prosperità finanziaria, una tradizione che affonda le origini nell’antica Roma, quando i Romani consumavano questo legume durante il periodo di Capodanno. Si credeva che la forma delle lenticchie richiamasse le monete d’oro, e il fatto che crescessero di volume in cottura alimentava l’idea di abbondanza. Ma perché esiste questa credenza?
Per gli amanti delle tradizioni, le lenticchie sono un piatto imprescindibile sulle tavole del cenone dell’ultimo dell’anno e vengono consumate poco prima della mezzanotte. L’origine di questa usanza, secondo la testata Funweek, potrebbe addirittura risalire a scritti della Bibbia. In vari passaggi, il piccolo legume è protagonista, come nel racconto legato alla primogenitura di Esaù. Secondo il libro della Genesi, Esaù, dopo una giornata di lavoro nei campi, tornò affamato e stanco e, vedendo che Giacobbe aveva preparato un piatto di lenticchie, chiese da mangiare. Giacobbe, però, gli chiese la primogenitura in cambio del piatto, e Esaù accettò.
Ma oltre le sacre scritture, questo rituale viene collegato anche all”Antica Roma. Qui infatti, esisteva addirittura un’usanza ormai svanita, secondo cui il 31 dicembre si regalava agli amici e ai propri cari un piccolo borsellino, chiamato scarsella, con delle lenticchie all’interno per augurare che ogni lenticchia si trasformasse in moneta d’oro. Anche oggi, in ogni caso, quando si regalano le lenticchie, magari all’interno di un pacco regalo natalizio, spesso le troviamo contenute in piccoli sacchetti di tela.
Un’altra tradizione del Capodanno è quella di indossare l’intimo rosso, che non è di origini italiane, ma ha funzioni altrettanto propiziatorie.