Esattamente 70 anni fa, il 3 gennaio 1954, veniva trasmesso il primo programma televisivo regolare in Italia alle 14:30. Si chiamava Arrivi e partenze e si trattava di una breve rubrica di attualità in cui venivano intervistati personaggi famosi in arrivo o in partenza dall’aeroporto di Ciampino. A condurre la trasmissione, direttamente dagli studi di Milano, sono due volti noti del tempo: Armando Pizzo e Mike Bongiorno.
L’ evento segna l’inizio di una nuova era, rivoluzionando il modo in cui gli italiani iniziano ad informarsi e a divertirsi. In realtà, però, le prime trasmissioni sperimentali risalgono ad alcuni decenni prima di quel fatidico 1954. Già negli anni Trenta, infatti, si comincia a studiare in modo più approfondito il mezzo. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la partecipazione dell’Italia, però, fermano qualsiasi tipo di progresso in questo senso.
La televisione, dunque, rappresenta il ritorno alla vita e la spinta verso un futuro ricco di speranze, assumendosi il compito di educare ed istruire una popolazione fortemente limitata in questo senso. Non è un caso che le prime produzioni di Rai 1, unico canale disponibile, sono state rappresentazioni teatrali dei classici della letteratura mondiale e l’indimenticabile Non è mia troppo tardi del maestro Manzi, grazie alla quale molti italiani hanno imparato a leggere e scrivere.