Era il 1983 quando il mago americano David Copperfield scrive una delle pagine più memorabili nella storia dell’illusionismo moderno: far scomparire, davanti a milioni di spettatori, la Statua della Libertà. Lo spettacolo viene trasmesso in diretta nazionale negli Stati Uniti, e lascia il pubblico senza parole. Non è solo un trucco di magia, ma un vero e proprio evento mediatico che dimostra come l’arte dell’illusione possa arrivare a toccare simboli potenti.
Il colpo di scena avviene la sera del 8 aprile 1983, durante uno speciale televisivo della CBS intitolato The Magic of David Copperfield V: The Statue of Liberty Disappears. L’evento si svolge su Liberty Island, con un gruppo selezionato di spettatori seduti su una piattaforma costruita appositamente per l’occasione. Dietro di loro, la maestosa Statua della Libertà illuminata domina la scena.

Dopo un’introduzione teatrale, dunque, un’enorme tenda viene calata davanti alla statua. Quando le luci si spengono e la tenda è sollevata, la statua non c’è più. Al suo posto, solo il cielo notturno e le luci di Manhattan in lontananza. Il pubblico dal vivo è incredulo. Alcuni si mettono a gridare, altri restarono in silenzio, scioccati. Copperfield sembra aver compiuto l’impossibile. Ma come è riuscito a fare questo? Naturalmente, non si trattava di vera magia, ma di un’illusione abilmente costruita. Il trucco si basa su una combinazione di ingegnose soluzioni scenografiche, tecniche cinematografiche e abilissima gestione dell’attenzione del pubblico. Anche se Copperfield non ha mai svelato ufficialmente il segreto, negli anni sono emerse teorie plausibili su come sia avvenuto il trucco.
La spiegazione più accreditata è che la piattaforma su cui erano seduti gli spettatori, insieme alla struttura che reggeva le luci e la tenda, fosse montata su una base rotante. Al momento opportuno, questa venne ruotata impercettibilmente, spostando l’angolo di visuale degli spettatori. Una volta alzata la tenda, dunque, la statua non è più allineata con il loro campo visivo. In sostanza sembra scomparsa, mentre in realtà è semplicemente fuori dalla visuale, oscurata o nascosta da un elemento del set.
Un ruolo fondamentale, poi, hanno avuto anche le luci. Proiettori attentamente posizionati e la gestione delle luci notturne hanno eliminato ogni punto di riferimento visivo in grado di aiutare a “ritrovare” la statua. In pratica, Copperfield non ha fatto sparire la Statua della Libertà, ma ha convinto il pubblico che fosse accaduto davvero. Ed è proprio questo il cuore dell’illusionismo: manipolare la percezione, non la realtà.
Il trucco, dunque, è diventato una delle illusioni più famose della sua carriera, contribuendo a renderlo una leggenda vivente nel mondo della magia. Ma più ancora del trucco in sé, ciò che colpisce è il messaggio che il mago volle trasmettere. La sparizione della statua, infatti, è una metafora: la libertà può scomparire sotto i nostri occhi se non siamo attenti.