Il dramma di Salomè e la decapitazione di Giovanni Battista è uno dei racconti più emblematici e ricercati nella tradizione cristiana, intrecciando politica, religione e simbolismo. Al centro vi è la figura di Erodiade, potente moglie di Erode Antipa, la quale, offesa dalle accuse mosse dal Battista riguardo al suo matrimonio, orchestrò una vendetta drammatica. Durante il banchetto per il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade, Salomè , si esibì in una danza che rapì lo sguardo del re. Questi, folgorato, promise incondizionatamente alla fanciulla: “Chiedi quello che vuoi e te lo darò, fino alla metà del regno”. Su consiglio della madre, Salomè domandò la testa di Giovanni su un piatto. Nonostante il dolore, Erode si trovò obbligato a mantenere la promessa in presenza dei suoi ospiti .
I Vangeli narrano la storia senza mai nominare Salomè: qui è “la figlia di Erodiade”. La sua identificazione con il nome “Salomè” risale a Giuseppe Flavio , mentre la dimensione narrativa moderna – teatro, arti visive, cinema – consacrò il personaggio come icona di seduzione e potere femminile. Nell’iconografia cristiana il gesto di Salomè incarna l’archetipo della dark lady. Tuttavia, secondo le interpretazioni storiche, la ragazza fu solo un burattino al servizio della madre, vera figura oscura. In molti quadri dal Rinascimento al Barocco, l’immagine di Salomè con la testa di Battista su un vassoio diventa simbolo di decadenza e trasgressione. Salomè fu anche al centro di numerose storie, come il dramma di Oscar Wilde.
Giovanni Battista, conosciuto come il Precursore, nasce da genitori sacerdoti: Zaccaria ed Elisabetta, legata da parentela a Maria. Come per Gesù, l’arcangelo Gabriele annuncia a Zaccaria che il figlio sarà grande e simile al profeta Elia, pieno di Spirito Santo. La sua consacrazione è evidente fin dal grembo materno: all’incontro con Maria, infatti, Giovanni esulta e lo Spirito Santo scende su Elisabetta.
Cresce quindi in un contesto devoto e ascetico, non sposa né conduce vita familiare, dedicandosi completamente al compito profetico . Luca colloca il suo ministero al 15° anno del regno di Tiberio. Giovanni battezzò nel Giordano, chiamando alla conversione, e proclamò la venuta del Messia, fino a ricevere Gesù stesso. Viene arrestato da Erode dopo aver condannato il suo matrimonio con Erodiade per infedeltà. Fu decapitato nel 29 d.C. circa.