Una grande statua di Apollo è emersa da alcuni scavi a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. Secondo quanto raccontato dal gruppo di ricerca che ha fatto la scoperta si tratta di una copia in marmo di un originale in bronzo realizzato da Prassitele, uno scultore della Grecia antica attivo tra il III e il IV secolo avanti Cristo. Insieme alla statua sono stati trovati anche vari oggetti di uso quotidiano in bronzo, terracotta e cristallo.
NUOVO RITROVAMENTO A #SANCASCIANODEIBAGNI
I lavori di scavo coordinati da #JacopoTabolli hanno fatto riemergere il corpo di una statua di Apollo che era alta 180 cm.https://t.co/4V3RHQSKSH pic.twitter.com/jRhZCQTc7j
— Università per Stranieri di Siena (@UniStraSiena) November 18, 2023
Come riportato da Il Post, la statua è stata trovata ridotta in pezzi, alcuni dei quali – come le braccia e alcune parti della testa – al momento risultano mancanti. Emanuele Mariotti, l’archeologo responsabile dello scavo, ha detto che la statua potrebbe essere stata volutamente rotta e gettata così al momento della chiusura del sito di San Casciano, nel V secolo dopo Cristo. Oggi esistono varie copie romane in marmo della statua originale di Prassitele. Le opere sono esposte in diversi musei tra cui il Louvre e i Musei Vaticani.
Nel novembre del 2022 nel sito archeologico di San Casciano furono trovate ben 24 statue in bronzo quasi intatte, in quella che fu definita come “la scoperta più importante dai bronzi di Riace”. Il sito era un santuario termale attivo in epoca etrusco-romana: la presenza di una sorgente d’acqua attiva ancora oggi, e quindi di fango, hanno complicato gli scavi ma anche contribuito a preservare i resti di edifici, statue e altri oggetti.
Jacopo Tabolli, dell’Università per Stranieri di Siena, ha sottolineato un dato rilevante. A sua detta “il dio trova posto in un santuario termale. Nella vasca sacra abbiamo trovato anche delle lucertole in bronzo che vengono offerte molto probabilmente per tutelare, benedire e invocare la protezione degli occhi. Questo perché, nell’antichità, secondo le fonti, le lucertole venivano usate per cure oftalmiche”.