Le figure epiche che compongono la mitologia del Far West sono diverse, tutte accomunate da almeno due caratteristiche: l’appartenenza al genere maschile e la propensione per una vita rischiosa. Tra di loro, però, spicca la figura di Calamity Jane,le cui gesta sono diventate leggenda. La narrazione vuole, infatti, che sia stata
un’esperta pistolera, un’esploratrice dell’esercito e una cavaliera del Pony Express. Ma sarà tutto vero o, come
spesso accade, alcune vicende sono state arricchite da una visione romantica e non perfettamente aderente alla realtà?
Iniziamo con il dire che Calamity Jane è un nome dietro il quale si nasconde la vera identità di Martha Jane Canary. Questa, insieme alla sua data di nascita, che dovrebbe aggirarsi intorno al 1856, sono i pochi elementi certi della sua biografia. Molti dei racconti intorno alla sua figura, infatti, sono stati frutto di vere e proprie invenzioni, spesso veicolate dalla stessa Calamity.
I primi anni alla conquista del West
Nonostante la mancanza di documentazioni effettive o scritti lasciati dalla diretta interessata, è possibile ricostruire i primi anni della sua vita. Nata vicino a Princeton, nel Missouri, Martha Jane Canary era la maggiore di tre figli. Intorno al 1863, la sua famiglia decide di vendere la fattoria per dirigersi verso a ovest. La meta finale è il Montana e ole città minerarie che esercitavano un grande fascino.
Questi particolari sono presenti nell’autobiografia Life and Adventures of Calamity Jane e rappresentano uno dei rari momenti di verità rispetto al racconto delle sue imprese, dichiaratamente romanticizzato. In questo viaggio, dunque, Martha inizia ad apprendere dagli uomini diverse tecniche di sopravvivenza come cavalcare e tirare con precisione.
L’avventura, familiare, però termina nel peggiore dei modi. Pochi anni dopo il loro trasferimento, infatti, i genitori muoiono ed i fratelli vengono presumibilmente mandati a vivere con delle famiglie di mormoni. Ed è proprio in questo momento che Martha si trasforma in Calamity Jane. Sola, circondata da un mondo aspro e declinato tutto al maschile, per lei non rimane che adattarsi alle diverse occasioni. Il che vuol dire spostarsi spesso e accettare lavori momentanei o stagionali per sopravvivere.
Diventare Calamity Jane
Uno dei misteri più grandi riguarda proprio la nascita della sua nuova identità. In effetti non si hanno notizie riguardo la genesi del nome. Piuttosto è noto che, già all’età di 20 anni, era famosa per vestirsi con abiti maschili, per l’amore nei confronti dell’alcol e, soprattutto, per colpire, senza troppi ripensamenti con le parole e la pistola. Nel 1876, poi, si unisce alla carovana di Wild Bill, uno dei pistoleri più famosi del west, alla ricerca dell’oro verso le Black Hills. Ed è proprio in quell’occasione che nasce la sua fama ed i giornali iniziano a parlare di lei come Calamity Jane.
Verità e mitologia
Alla ruvida donna delle pianure selvagge è stato attribuito anche il ruolo di compagna di Wild Bill e parte integrante dello spettacolo di Buffalo Bill, Wild West. Due notizie che, con il tempo, sono state nettamente smentite. Nel primo caso, infatti, i due, pur conoscendosi, non hanno mai intrattenuto nessun tipo di relazione romantica. Per quanto riguarda il secondo, poi, non ha mai partecipato al suo show, anche se è stata scritturata per altri spettacoli itineranti.
Ciò che sembra certo, invece, è il suo matrimonio legale avvenuto nel 1888. Nonostante questo, però, è anche appurato che nella sua vita Calamity si sia accompagnata anche ad altri uomini chiamati da lei “marito”. Oltre a questo, poi, è diventata madre due volte. La prima nel 1882 e la seconda nel 1887. Il primogenito è morto poco dopo la sua nascita, mentre non si conosce la sorte della bambina.
La morte per alcolismo
Calamity Jane muore senza un soldo all’età di 47 anni l’1 agosto 1903, probabilmente a causa degli effetti dell’alcolismo. È sepolta vicino a Wild Bill Hickok nel Mount Moriah Cemetery di Deadwood. La disinformazione che ha pervaso la sua vita ha seguito anche la sua morte, dato che persino la sua lapide riporta nome, data di nascita ed età errati.