Jurij Gagarin è passato alla storia il 12 aprile 1961 come il primo uomo a volare nello spazio a bordo della Vostok 1. La sua impresa lo rese un simbolo del successo sovietico nella corsa allo spazio. Tuttavia, la sua vita fu tragicamente interrotta il 27 marzo 1968 in un incidente aereo, le cui cause rimasero per decenni avvolte nel mistero. Gagarin morì mentre pilotava un caccia MiG-15 UTI insieme all’istruttore Vladimir Seregin durante un volo di addestramento nei cieli della Russia centrale.
L’aereo precipitò in una zona boscosa nei pressi del villaggio di Novoselovo, a circa 200 km da Mosca. Le indagini ufficiali condotte dall’Unione Sovietica attribuirono inizialmente l’incidente a una manovra improvvisa per evitare un oggetto non identificato, forse un volatile o un pallone meteorologico, che avrebbe portato alla perdita di controllo del velivolo.

Negli anni successivi emersero diverse teorie. Una delle più accreditate fu avanzata nel 2013 dal cosmonauta Aleksej Leonov, che aveva avuto accesso a documenti riservati. Secondo la sua versione, l’aereo di Gagarin sarebbe stato destabilizzato dalla turbolenza generata da un caccia supersonico Sukhoi Su-15 che volava troppo vicino. Questa ipotesi coinciderebbe con alcune testimonianze dell’epoca, secondo cui un secondo jet era stato avvistato nella zona prima dell’incidente. Per Leonov la manovra sarebbe stata del tutto accidentale, senza intenzione di causare l’incidente. Tuttavia, il fatto che per anni i file siano rimasti classificati ha alimentato speculazioni e teorie del complotto su un possibile insabbiamento.
Un’altra teoria suggerisce che la cabina del MiG-15 fosse depressurizzata accidentalmente, costringendo i piloti a una discesa rapida che si sarebbe rivelata fatale. Anche in questo caso, nessuna prova definitiva ha mai confermato questa ipotesi.
La morte di Gagarin, a soli 34 anni, fu un duro colpo per l’Unione Sovietica e per il programma spaziale sovietico. Ancora oggi, il primo cosmonauta della storia (così erano chiamati gli astronauti sovietici) è un eroe internazionale, con il suo nome inciso nella memoria collettiva dell’esplorazione spaziale.
Gagarin era sposato con Valentina Ivanovna Goriacheva. La coppia ebbe due figlie: Elena e Galina Gagarina.