Il film Argo, diretto e interpretato da Ben Affleck, ha conquistato pubblico e critica per il racconto di una missione sotto copertura. Vincitore del premio Oscar come miglior film nel 2013, Argo si basa su un evento realmente accaduto durante una delle crisi internazionali più delicate della storia contemporanea: la cattura degli ostaggi in Iran del 1979-1980.
Il 4 novembre 1979, in seguito alla rivoluzione islamica che rovesciò lo Scià Mohammad Reza Pahlavi e portò al potere l’Ayatollah Khomeini, un gruppo di studenti iraniani fece irruzione nell’ambasciata statunitense di Teheran. L’azione era una risposta diretta alla decisione degli Stati Uniti di ospitare lo Scià, malato di cancro, per cure mediche. Gli studenti presero in ostaggio 52 americani, avviando una crisi diplomatica che si protrasse per 444 giorni.
Nel caos dell’assalto, sei diplomatici statunitensi riuscirono a fuggire dall’ambasciata e trovarono rifugio nell’abitazione dell’ambasciatore canadese Ken Taylor. Questo piccolo gruppo, nascosto per settimane, fu al centro di una missione segreta organizzata dalla CIA, oggi conosciuta come “Canadian Caper”.

La missione fu affidata a Tony Mendez, esperto della CIA in operazioni sotto copertura. Per mascherare la loro identità, Mendez ideò un piano inusuale: fingere che i diplomatici fossero una troupe cinematografica canadese in Iran per effettuare sopralluoghi per un film di fantascienza dal titolo Argo. L’operazione prevedeva la creazione di un vero ufficio di produzione a Hollywood, la pubblicazione di annunci pubblicitari, la stampa di script e storyboard. Il 28 gennaio 1980, i sei riuscirono a lasciare l’Iran fingendosi parte della produzione.
La missione ebbe successo anche grazie alla collaborazione del governo canadese, che fornì passaporti falsi e copertura diplomatica. Per anni l’intera operazione rimase classificata, e solo nel 1997 la CIA rese pubblici i dettagli. Nel 2012, il film Argo contribuì a diffondere questa vicenda a livello globale, seppur con alcune modifiche: la parte canadese fu ridimensionata e il finale fu reso più drammatico, con una sequenza in aeroporto completamente inventata per esigenze cinematografiche.