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Home » Innovazione » Scienza » I nostri nasi sono unici e il modo in cui respiriamo dice molto di come stiamo

I nostri nasi sono unici e il modo in cui respiriamo dice molto di come stiamo

Ogni persona ha un modo unico di respirare, come un’impronta digitale e può svelare ansia e perfino indizi su malattie future.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino13 Giugno 2025
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donna che respira
donna che respira (fonte: Unsplash)
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Respirare sembra un gesto banale, ma non lo è affatto. Ogni nostro respiro è come una firma personale, diversa da quella di chiunque altro. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, secondo cui il modo in cui inspiriamo ed espiriamo può dire molto sul nostro stato di salute fisica e mentale. Non solo: questi “modelli di respiro” potrebbero diventare uno strumento utile per prevenire o addirittura trattare disturbi come ansia, depressione e problemi del sonno.

I ricercatori del Weizmann Institute of Science in Israele hanno monitorato 100 persone per 24 ore usando un dispositivo portatile che registra il flusso d’aria che passa per il naso. Grazie a un’analisi chiamata BreathMetrics, sono riusciti a riconoscere ciascun partecipante con un’accuratezza del 96,8%. In pratica, il respiro è risultato così unico da poter identificare una persona quasi come se fosse un’impronta digitale.

tessere scarabeo inspira respira ripeti
tessere scarabeo inspira respira ripeti (fonte: Unsplash)

Ma non si tratta solo di riconoscere chi siamo: il respiro racconta anche come stiamo. Alcune persone con ansia, per esempio, hanno mostrato respiri più brevi e pause più irregolari durante il sonno. Altri modelli di respirazione sembrano legati all’indice di massa corporea (BMI) o al tipo di attività svolta. La scoperta più interessante è che non si tratta solo di effetti del nostro stato mentale sul respiro: secondo gli studiosi, potrebbe valere anche il contrario. In altre parole, respirare in un certo modo potrebbe influenzare il nostro benessere, migliorando umore, stress o qualità del sonno.

Questo studio è reso possibile da un dispositivo innovativo, simile a un piccolo tubo dell’ossigeno, che si può indossare senza fastidi durante la vita quotidiana. Grazie alla raccolta di dati a lungo termine, i ricercatori hanno potuto osservare la respirazione in situazioni reali, non solo in laboratorio.

Il prossimo passo sarà capire se si possono prevedere alcune malattie solo osservando il modo in cui una persona respira. E forse, in futuro, si potrà intervenire insegnando a respirare in modo più efficace per migliorare la salute. È un campo ancora poco esplorato, ma con grandi potenzialità.

 

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