Il primo trapianto di un intero occhio è stato eseguito a New York presso il centro ospedaliero universitario Nyu Langone Health. L’intervento ha coinvolto un’equipe medica composta da oltre 140 professionisti. Aaron James è il primo paziente al mondo ad aver ricevuto il trapianto dell’intero occhio a seguito di un grave incidente durante il quale è entrato in contatto con un cavo elettrico ad alto voltaggio. L’uomo ha 46 anni, è un veterano militare ed è originario dell’Arkansas.
A miracle ! 🙏
Good luck, Aaron. 🙏#AaronJames pic.twitter.com/RhxVTXvgjC— Y🗼nn ⛔uille 🇫🇷 🇱🇧 (@OuilleYann) November 10, 2023
A maggio 2023 il paziente è stato sottoposto sia al trapianto di viso, che quello di occhio, perché l’incidente lo aveva pesantemente sfigurato, lasciandogli un foro al posto della bocca e con un buco nella trachea per respirare adeguatamente. Al momento, non è chiaro se il paziente potrà riacquistare la vista. Certamente, dicono i chirurghi, i risultati del trapianto hanno già superato di gran lunga le aspettative: “L’occhio è vivo, produce fluidi, è vascolarizzato. Il cervello riceve messaggi dal bulbo oculare, quindi qualcosa sta accadendo a livello di connessione tra nervo ottico e cervello. Una cosa mai fatta finora, ed è entusiasmante”
L’intervento è durato ben 21 ore ed è stato guidato da Eduardo Rodriguez, direttore del dipartimento di chirurgia plastica Hansjörg Wyss del Nyu Langone. Il paziente aveva già ricevuto diversi interventi a seguito dell’incidente, uno dei quali aveva portato alla rimozione dell’occhio sinistro a causa dei forti dolori accusati. E proprio in previsione di un possibile futuro trapianto, il nervo ottico era stato reciso quanto più vicino possibile al bulbo oculare, in modo da conservarne una porzione più ampia.
Eduardo Rodriguez e il suo team hanno poi deciso di combinare il trapianto dell’occhio con un trapianto di cellule staminali adulte dello stesso donatore, nella speranza di facilitare la rigenerazione dei tessuti eventualmente danneggiati. A questo proposito, Samer Al-Homsi, direttore esecutivo del Transplantation and Cellular Therapy Center e docente presso il dipartimento di medicina del Nyu Langone, ha spiegato: “Questo è il primo tentativo di iniettare cellule staminali adulte in un nervo ottico umano durante un trapianto, nella speranza di favorire la rigenerazione del nervo. Abbiamo scelto di utilizzare cellule staminali CD34-positive, che hanno mostrato di avere il potenziale per rimpiazzare le cellule danneggiate e le proprietà neuroprotettive”.
Le cellule staminali sono state iniettate durante l’intervento nel punto di connessione con il nervo ottico del paziente. La procedura si è dimostrata sicura ed efficace ma sarà necessario attendere ancora per capire se possa essere effettivamente utile per permettere al paziente di riacquistare la vista.
La persona che ha donato viso e occhio ad Aaron era un uomo sui trent’anni che ha contribuito a salvare altre tre vite, perché ha donato anche reni, pancreas e fegato.