“Stay hungry, stay foolish” (“Siate affamati, siate folli”): questo il consiglio rivolto nel 2005 ai giovani della Stanford University da Steve Jobs, co-fondatore della Apple Inc. e genio visionario, che con le sue invenzioni continua ancora oggi a influenzare il mondo della tecnologia e della comunicazione pur avendoci lasciati nel 2011. Partiamo allora alla scoperta di questo singolare personaggio, che proprio oggi avrebbe compiuto 70 anni.
Steve Jobs nasce appunto il 24 febbraio del 1955 a San Francisco e viene cresciuto da una famiglia adottiva. Abbandonati repentinamente gli studi universitari, comincia a lavorare presso la Atari insieme all’amico Steve Wozniak. I due decidono nel 1976 di fondare una società tutta loro, la Apple Computer, che come prima sede ha il garage di casa Jobs: è qui che lavorano ai primi computer dell’azienda, gli Apple I e II, arrivando l’anno seguente a un milione di dollari di guadagni; la Apple viene quotata in borsa nel 1980 arrivando in pochi tempia un valore di 1,79 miliardi di dollari.
Qualche anno dopo arriva una ulteriore svolta al progetto, con la collaborazione con il PARC: nasce così l’Apple Macintosh, un computer particolarmente compatto dotato di un nuovo sistema operativo a interfaccia grafica. Jobs si lancia in numerose campagne di promozione dei suoi computer anche all’estero, diventando di fatto il volto pubblico della compagnia con il suo look casual e il suo spirito intraprendente; tuttavia, complice una crescente concorrenza, le vendite del Macintosh non raggiungono le aspettative e Jobs perde progressivamente poteri all’interno dell’azienda, che lascerà nel 1985.

Questo però non ferma affatto le ambizioni di Jobs, che fonda immediatamente la NeXT Computer nonostante qualche resistenza da parte della sua precedente società. L’anno successivo è quello dell’acquisto della Pixar dalla LucasFilm, per la produzione di progetti di animazione realizzati unicamente al computer: il primo di questi è Toy Story, del 1995, realizzato in computer grafica 3D. Intanto la NeXT fatica a decollare nonostante i prodotti innovativi che introduce sul mercato, soffocata dalla concorrenza e dai suoi prezzi decisamente più abbordabili per il grande pubblico.
Nel 1996 arriva la collaborazione con Apple per l’aggiornamento di un sistema operativo, proprio mentre NeXT è in grossa crisi: nel giro di un anno Jobs torna al suo ruolo di amministratore delegato nell’azienda che ha contribuito a creare, e decide di accettare per questa carica un compenso simbolico di un dollaro all’anno. Il lavoro alla Apple prosegue con un breve accordo con Microsoft e soprattutto con una radicale riorganizzazione interna, con circa tremila licenziamenti; la misura drastica attuata da Jobs serve allo scopo, riportando a galla la Apple.
È proprio a partire da questo periodo che vengono rilasciate da Apple – e lanciate da Jobs – alcune delle più brillanti invenzioni degli ultimi decenni: dall’iMac, il primo personal computer all-in-one, all’iPod, il lettore digitale di musica più venduto nel 2001 (complice anche la piattaforma iTunes). È invece del 2007 quella che forse resterà l’eredità più grande lasciata da Jobs: l’invenzione dell’iPhone, uno smartphone dotato di touch screen che unisce le funzioni di un palmare e quelle di un più pratico telefono cellulare; il tablet iPad completa poco più tardi il poker di prodotti che hanno reso la Apple un’azienda di punta nel mondo della tecnologia e della comunicazione.
Steve Jobs si spegne nel 2011 a causa di un tumore al pancreas. Molte le figure di spicco del mondo della politica, della tecnologia e dello spettacolo che gli hanno reso omaggio, da Barack Obama a Mark Zuckerberg all’eterno rivale Bill Gates. Nonostante la Apple continui a primeggiare nel suo settore, sotto la guida di Tim Cook e Arthur D. Levinson, sono in molti a sostenere che non sia più la stessa dopo la dipartita del suo co-fondatore e più prolifico inventore.