Dici Nutella e pensi al prodotto dolciario più iconico (l’aggettivo è in questo caso giustificato) mai prodotto in Italia. La storia di Nutella comincia nel 1946 ed è legata a doppio filo con il Piemonte e con la famiglia Ferrero. Tutto comincia quando Pietro Ferrero, a causa della scarsità di cacao nel dopoguerra, creò il “Giandujot”, una pasta dolce a base di nocciole, zucchero e una piccola quantità di cacao. Nel 1951, questa ricetta si trasformò nella “SuperCrema”, una versione più spalmabile. Il 1964 segnò la nascita ufficiale di Nutella, con un nome ispirato alla parola inglese “nut” (nocciola), ideato da Michele Ferrero, e un design distintivo del vasetto.
Nel corso degli anni, la ricetta di Nutella ha subito alcune modifiche. Ad esempio, nel 2017, Ferrero ha sostituito il siero di latte con latte scremato in polvere, aumentando la percentuale di quest’ultimo dal 6,6% all’8,7%, con l’intento di migliorare la qualità complessiva del prodotto. Tuttavia, l’olio di palma è rimasto un ingrediente costante, suscitando dibattiti tra i consumatori per il suo altissimo impatto ambientale (e la poca salubrità).

Con Nutella, negli anni, sono arrivati tantissimi altri prodotti, alcuni dei quali andati fuori produzione come la Nutella Peanut, i biscotti Nutella B-ready, i croissant congelati, e il famigerato gelato Nutella.
Nel 2024, per la gioia dei vegani, Ferrero ha introdotto la “Nutella Plant-Based“, una versione 100% vegetale della celebre crema spalmabile. In questa nuova formulazione, il latte è stato sostituito con ingredienti di origine vegetale come ceci e sciroppo di riso in polvere, mantenendo l’inconfondibile gusto di Nutella (lo confermiamo). La versione plant-based è priva di lattosio e glutine, ma viene prodotta in stabilimenti che trattano anche latte, rendendola non adatta a chi soffre di allergie forti alle proteine del latte.
Una cosa però è certa. Nutella ha saputo cambiare negli anni, restando fedele a sé stessa. E per quanto non sia il prodotto più salutare da mangiare, rappresenta un simbolo culturale e pop da cui è difficile staccarsi.