Il primo ottobre si celebra la Giornata Mondiale dei vegetariani, ovvero di coloro che hanno rinunciato, in parte, nella loro alimentazione, a cibi di origine animale. Proprio nel concetto di “in parte” è racchiusa la differenza tra vegetariani e vegani. Se i vegetariani, infatti, mangiano latte e derivati, uova, miele e propoli, che sono comunque prodotti di origine animale, i vegani rifiutano anche questi. Poiché sono connessi allo sfruttamento degli animali. La parola vegan è la contrazione di vegetarian. E ben spiega la connessione profonda che esiste tra i due mondi.
La prima associazione vegana nacque a Londra nel 1944. In qualche modo raccolsero l’eredità di coloro che, dagli inizi del XX secolo avevano iniziato a mettere in dubbio un vegetarianesimo ancora legato agli animali. La Vegan Society, dunque, vide la luce per raccogliere le istanze di queste persone.
Il veganismo, rispetto al vegetarianesimo, non è un concetto solo legato al cibo, ma all’intero stile di vita. Che nasce, in primo luogo, dalla scelta di seguire un’alimentazione 100% vegetale per motivi etici, di salute e di sostenibilità.
L’inquinamento legato alle flatulenze degli animali stipati negli allevamenti intensivi, infatti, è la causa numero 1 dell’inquinamento mondiale. Ma, come detto, ci sono anche motivi legati alla salute. Una dieta con ridotta quantità di alimenti animali è migliore per il cuore e il cervello. E anche se mangiare vegan non è sempre sinonimo di salubrità, dimostrazione ne è il fatto che la Nutella vegan non sia sana al 100% (né del tutto sostenibile), di sicuro è un buon viatico.
Un vegano non mangia né uova né latte, dunque, ma si nutre di verdure, frutta, legumi, cereali, frutta secca e altre fonti di grasso (non animale). I vegani, inoltre, rifiutano ogni prodotto che arrivi dallo sfruttamento degli animali: tutta la pelletteria, ad esempio. Ma anche lana e seta, poiché i meccanismi di produzione sono molto violenti per gli animali. E in generale, tutto ciò che tratta gli animali come oggetti: circhi, acquari, giardini zoologici e via di seguito.
Tra i vegani più noti al mondo ci sono Mr. Avatar, James Cameron. E il prossimo pilota della Ferrari di F1, Lewis Hamilton che con Leonardo DiCaprio ha aperto una catena di fast food 100% plant based, Neat Burger (in Italia è solo a Milano).