Nel cuore di Roma, in Via di Ponte Quattro Capi 16, si trova un ristorante che non è solo un luogo dove mangiare, ma un pezzo vivo della storia gastronomica e cinematografica italiana: si tratta del ristorante di Elena Fabrizi, la celebre Sora Lella, attrice, cuoca e figura popolarissima del Novecento romano. Il locale porta il suo nome e sorge sull’Isola Tiberina, a pochi passi dal ponte Fabricio, in un punto sospeso tra la Trastevere popolare e il centro storico.
Fondato nel 1959, il ristorante “Sora Lella” è diventato un’istituzione grazie alla sua cucina romana autentica e senza compromessi. Oggi, gestito con passione dai nipoti della cuoca-attrice, mantiene intatta l’atmosfera familiare di un tempo e propone un menù che è un omaggio vivente alla tradizione. I piatti, infatti, sono preparati secondo le ricette tramandate da Elena stessa, con attenzione alla qualità delle materie prime e rispetto per la stagionalità.

La pasta alla gricia, i tonnarelli cacio e pepe, la carbonara cremosa e saporita, ma anche il più rustico abbacchio alla cacciatora e i saltimbocca alla romana: ogni portata ha il compito di raccontare un pezzo di Roma. Immancabile anche il carciofo alla giudia in stagione, così come le polpette di bollito e i fagioli con le cotiche. Una menzione speciale, poi, meritano i dolci: dal tiramisù fatto in casa alla crostata di ricotta e visciole, ogni dessert profuma di casa, di domeniche in famiglia, di sapori semplici e veri.
Ma chi era questa donna che è riuscita ad unire cucina ed ironia, interpretando tutto attraverso la graffiante filosofia romana? Nata a Roma nel 1915, Elena Fabrizi, detta affettuosamente “Sora Lella”, è la sorella minore di Aldo Fabrizi, grande attore e regista. Nel corso degli anni, però, è riuscita a conquistarsi un posto nel cuore degli italiani, sia per le sue apparizioni al cinema, celebre il suo ruolo nella saga di Don Camillo, o al fianco di Carlo Verdone in Bianco, Rosso e Verdone o in Acqua e Sapone, sia per la sua simpatia genuina, senza fronzoli, radicata nel vernacolo e nell’identità romana più autentica.
Più del cinema, che ha sempre considerato un gioco casuale, però, Elena (del resto come il fratello Aldo) ha amato intensamente la cucina considerandola un linguaggio universale ed il modo più diretto per prendersi cura degli altri. Per lei cucinare non è stata solo un’arte, ma un vero atto d’amore, memoria, identità ed emozione. Una passione che ha condiviso con il marito Giovanni Giammarioli, ex pugile e oste.
Dal loro matrimonio è nato, Fabrizio Giammarioli, che, dopo la morte della madre avvenuta a 78 anni il 9 agosto 1993, ha gestito il locale di famiglia. Oggi a dirigerlo ci sono Elena e Simone Giammarioli, i figli subentrati nel 2002 dopo la sua scomparsa. La loro presenza garantisce una continuità autentica, dove nulla è lasciato al caso e ogni piatto riflette il cuore della nonna. Perché i piatti della Sora Lella hanno raccontato Roma meglio di qualunque sceneggiatura. Un incanto che continua ancora oggi.