Ogni anno, il 6 aprile, il web si riempie di scatti, video e ricette dedicate a uno dei piatti simbolo della cucina italiana: la carbonara. Dietro la nascita del Carbonara Day, tuttavia, non c’è solo il desiderio di celebrare un’eccellenza gastronomica, ma anche una risposta simbolica a un acceso confronto culturale con la Francia, esploso nel 2016.
Tutto iniziò con un video pubblicato sul sito francese Demotivateur, realizzato in collaborazione con il colosso alimentare Barilla. Il filmato, intitolato “One-Pot Carbonara”, mostrava una versione della carbonara in cui pasta, pancetta, cipolla, panna e acqua venivano cotti tutti insieme in padella. La reazione del pubblico italiano fu immediata e fortemente critica. Il video fu accusato di stravolgere una delle ricette più amate della cucina tricolore. Si parlò di eresia gastronomica e l’indignazione si diffuse a tal punto da costringere l’azienda a ritirare il contenuto.
A partire da quell’episodio, Unione Italiana Food, in collaborazione con l’International Pasta Organisation, decise di trasformare la polemica in un’occasione positiva di valorizzazione. Fu così che nel 2017 nacque il Carbonara Day, fissato il 6 aprile, a un anno esatto dalla pubblicazione del video incriminato. La scelta della data non è quindi casuale, ma rappresenta una risposta ironica e identitaria, trasformando uno scontro mediatico in un’azione di orgoglio nazionale e internazionale.

La carbonara è spesso considerata la ricetta più “maltrattata” e reinterpretata nel mondo. Solo qualche mese fa la Heinz aveva lanciato sul mercato una carbonara in lattina da brividi. Insomma, in quanto a rielaborazione ai limiti del codice penale se la batte con le famigerate fettuccine Alfredo (che meritano un approfondimento a parte).
Nata – secondo le teorie più accreditate – a Roma negli anni ’40 durante la Seconda Guerra Mondiale, avrebbe preso ispirazione dagli ingredienti disponibili ai soldati americani: uova in polvere, bacon e spaghetti. Tuttavia, nel tempo si è consolidata in una versione precisa: guanciale, pecorino romano, uova, pepe e pasta (spaghetti o rigatoni), rigorosamente senza panna, aglio o cipolla.
Il Carbonara Day ha lo scopo di valorizzare la ricetta tradizionale, ma non solo. Rappresenta anche un’occasione per aprire un dialogo tra culture gastronomiche diverse, promuovendo la pasta come simbolo globale di convivialità, condivisione e identità. Ogni anno, milioni di utenti si uniscono alla conversazione online attraverso l’hashtag ufficiale #CarbonaraDay, che diventa trending topic in numerosi Paesi.
L’iniziativa coinvolge chef, food influencer, appassionati e istituzioni, che partecipano con contenuti creativi, video-ricette, dibattiti e approfondimenti. Negli anni, la giornata ha superato i confini del dibattito Francia-Italia, diventando un appuntamento internazionale per difendere la biodiversità gastronomica e la corretta informazione alimentare.