Il Grifola Frondosa Maitake è un fungo molto raro che cresce solo in Giappone e in piccole aree dell’Italia. Il suo recente ritrovamento, nei boschi dell’appennino pistoiese, da parte di un appassionato fungaiolo, ha suscitato emozione e sorpresa.
Si tratta di un fungo commestibile, previa comunque analisi presso laboratorio d’igiene, e dalle grandi capacità terapeutiche. In Giappone, infatti, dove la coltivazione di questo tipo di esemplari è particolarmente diffusa (queste fungaie si chiamano isole del tesoro), si utilizza per le sue qualità curative.
Giallo e dal colore vivido, il Maitake cresce sulle cortecce degli alberi di castagno, quercia e faggio e ha una forma molto bella che lo ha fa somigliare a un nugolo di farfalle svolazzanti.
Il Maitake contiene magnesio, ferro, potassio, vitamine B1, B2 e B3, aminoacidi e anche beta-glucani, dei polisaccaridi che servono a rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, in esso è presente l’ergosterolo, un precursore della vitamina D, necessaria per fissare il calcio alle ossa.
Viene utilizzato come complemento naturale nelle cure anti-tumorali perché rallenta la crescita del tumore (in particolare della prostata) e impedisce la formazione di metastasi. Soprattutto, però, allevia le conseguenze della chemio, agendo su perdita di appetito, vomito, nausea.
Regola anche la glicemia, per questo è utilizzato nella cura delle forme più gravi di diabete.
Il Maitake non ha effetti indesiderati, tuttavia, proprio per le sue qualità, l’assunzione va regolata nei soggetti ipoglicemici e ipotesi. Inoltre, in caso di allergia generica ai funghi, sarebbe bene evitarlo del tutto.