Nelle ultime ore, un’intervista all’ex Miss Italia Alice Sabatini su Chi, ha acceso i riflettori sull’insulino-resistenza, responsabile del suo aumento di peso e di una serie di problematiche anche psicologiche. Di cosa si tratta? L’insulino-resistenza è una condizione che impedisce alle cellule muscolari, adipose ed epatiche di rispondere correttamente alla presenza dell’insulina nel sangue. In questo modo diminuisce la loro capacità di assorbire glucosio. Tutto si gioca dunque sul delicato equilibrio che il nostro organismo costruisce sull’insulina.
Si tratta di un ormone, prodotto dal pancreas, che entra in azione quando, dopo mangiato, i livelli di glucosio (lo zucchero) aumentano, così come aumenta l’assorbimento dello zucchero a livello intestinale. L’insulina permette quindi alle cellule di assorbire il glucosio e trasformarlo in energia. L’insulina riduce anche la produzione di zucchero a livello del fegato, in modo tale da mantenerne sempre una quantità sufficiente e mai eccessiva.
Se il meccanismo si inceppa e le cellule non assorbono il glucosio, la quantità di zucchero aumenta, quindi l’organismo produce per compensazione più insulina. In questo caso di parla di iperinsulinemia. Che può portare a Diabete di tipo 2, la forma più diffusa di diabete, e Obesità.
Da cosa dipende l’insulino-resistenza? Di sicuro, una dieta squilibrata sui grassi e sugli zuccheri (non solo dolci ma anche carboidrati raffinati che essendo privi di fibra sono assorbiti velocemente dall’intestino) è una causa importante. Poi possiamo parlare di eccessi di fruttosio aggiunto (non quello della frutta che avendo fibre si assorbe con lentezza), uno stato di infiammazione cronica, la sedentarietà, le alterazioni del microbiota intestinale, fattori genetici, stress (come nel caso di Alice Sabatini), sonno insufficiente.
Che sintomi dà? All’inizio nessuno, poi quando i livelli di glucosio sono alti scattano fame, letargia, difficoltà a concentrarsi, pressione alta. E l’aumento di peso soprattutto a livello della pancia.
Per comprendere se si soffre di questa condizione, bastano una serie di analisi, prima fra tutte il test di tolleranza al glucosio. La cui presenza nel sangue viene rintracciata due ore dopo la somministrazione di una miscela di acqua e zucchero al paziente. Si può anche esaminare la quantità di insulina nel sangue a digiuno.
Per curare l’insulino-resistenza è sufficiente un’azione combinata di dieta (ipocalorica e con pochi carboidrati) e attività fisica. Perfetti sono 30 minuti di power walking al giorno.