Una tazza di caffè potrebbe essere molto più di una semplice pausa. Un nuovo studio durato 30 anni suggerisce che, per le donne di mezza età, bere caffè ogni giorno può aumentare le probabilità di invecchiare bene: senza malattie gravi, con una mente attiva e un corpo forte.
Secondo una ricerca condotta su oltre 47.000 donne, bere da una a tre tazze di caffè con caffeina al giorno in età compresa tra i 50 e i 60 anni è stato associato a un maggiore numero di casi di “invecchiamento sano”. Ma cosa significa invecchiare bene secondo gli scienziati? Significa arrivare in età avanzata senza malattie croniche gravi (come diabete o problemi cardiaci), con una buona memoria, forza fisica e benessere mentale.
Lo studio, presentato all’incontro annuale della American Society for Nutrition, è stato condotto nell’ambito del Nurses’ Health Study, un importante progetto di ricerca a lungo termine. Le partecipanti sono state seguite per 30 anni e monitorate rispetto a salute, abitudini alimentari, attività fisica e altri comportamenti. Il risultato? Le donne che assumevano circa 315 mg di caffeina al giorno, principalmente dal caffè, avevano fino al 5% in più di possibilità di invecchiare bene.

Una delle scoperte più importanti è che i benefici erano legati solo al caffè con caffeina. Né il tè, né il caffè decaffeinato, né le bevande gassate con caffeina (come la cola) hanno mostrato effetti positivi simili. Anzi, chi beveva soda ogni giorno aveva un rischio del 20%–26% più alto di invecchiare con problemi di salute. Questo fa pensare che non sia la caffeina in sé a fare la differenza, ma la combinazione unica di sostanze presenti nel caffè, come i polifenoli e gli antiossidanti, noti per contrastare infiammazioni e aiutare la salute delle cellule.
Va detto che si tratta di uno studio osservazionale, cioè mostra una connessione tra abitudine e risultato, ma non può dimostrare con certezza che sia il caffè a causare direttamente i benefici. Gli autori, infatti, hanno tenuto conto di altri fattori come dieta, attività fisica e fumo, ma non possono escludere che ci siano anche altre variabili in gioco.
In ogni caso, questi risultati sono coerenti con altre ricerche precedenti, che hanno collegato il consumo moderato di caffè a un minor rischio di malattie come diabete di tipo 2 e patologie cardiovascolari.
Quindi, dobbiamo iniziare tutti a bere caffè? Non proprio. Gli esperti precisano che non è un consiglio valido per tutti. Alcune persone metabolizzano la caffeina in modo diverso, soprattutto per via degli ormoni. Ad esempio, gli estrogeni possono rallentare la velocità con cui il corpo elimina la caffeina, rendendola più attiva per più tempo. Questo succede soprattutto durante la menopausa, la gravidanza o quando si usano contraccettivi orali.
Per molte persone, però, bere da due a quattro tazze di caffè al giorno può far parte di uno stile di vita sano, senza bisogno di smettere per paura che faccia male. Tuttavia, chi soffre di ipertensione, ansia, insonnia o problemi cardiaci dovrebbe prestare attenzione e parlare con un medico prima di aumentare il consumo.