C’è un test che in pochi secondi può dire moltissimo sulla vostra salute attuale e futura. Non servono esami del sangue, né macchinari: basta un po’ di spazio e la voglia di mettersi alla prova. Si chiama sitting-rising test (SRT) e ha dimostrato, in uno studio durato oltre 12 anni e pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology, di saper prevedere la probabilità di morte naturale e cardiovascolare negli adulti. Il test misura quanto bene riuscite a sedervi a terra e poi rialzarvi, senza usare mani, ginocchia o gomiti. Più facilmente ci riuscite, più a lungo, in media, vivrete.
Il test è stato messo a punto da un’équipe brasiliana della Exercise Medicine Clinic di Rio de Janeiro. Sono stati coinvolti 4.282 uomini e donne di età compresa tra 46 e 75 anni, sottoposti a una prova tanto semplice quanto rivelatrice: da una posizione eretta, dovevano sedersi sul pavimento e poi rialzarsi senza usare mani, ginocchia o gomiti. Ogni aiuto utilizzato faceva perdere un punto, mentre l’instabilità faceva scalare mezzo punto. Il punteggio massimo era 10, il minimo 0. La difficoltà principale? Riuscirci in modo fluido, senza perdere equilibrio e senza appoggiarsi.
A distanza di 12 anni, i ricercatori hanno verificato lo stato di salute dei partecipanti: ben 665 persone erano decedute. I risultati hanno rivelato una forte correlazione tra punteggi bassi e maggiore probabilità di morte. In particolare, solo il 3,7% di chi aveva ottenuto il punteggio massimo di 10 era deceduto, mentre tra chi aveva totalizzato un punteggio tra 0 e 4, il tasso di mortalità arrivava al 42,1%. E non si trattava solo di decessi generici: il rischio di morte per cause cardiovascolari era fino a 6 volte più alto per chi aveva ottenuto i punteggi peggiori, anche tenendo conto di età, indice di massa corporea e condizioni cliniche.
Il motivo è semplice: il sitting-rising test valuta componenti fondamentali della salute fisica che spesso non emergono dai test aerobici come la corsa o la camminata veloce. Equilibrio, forza muscolare, flessibilità e composizione corporea sono indicatori cruciali del benessere generale, in particolare con l’avanzare dell’età. Secondo il direttore dello studio, il dottor Claudio Gil Araújo, migliorare questi aspetti con allenamenti mirati (es. esercizi di forza, stretching, stabilità) può portare a risultati decisamente migliori, anche nei punteggi.