Il mondo della moda è pieno di nuovi trend che, il più delle volte, hanno semplicemente lo scopo di sconvolgere e far parlare i media specializzati. Uno di questi è quello appena lanciato da Jordanluca con i jeans macchiati, per finta, all’altezza del pube. Il tutto per la modica cifra di 600 euro. Inutile dire che in questo caso specifico il buon gusto non è stato interpellato e considerato. Stabilito questo, comunque, vediamo effettivamente chi si cela dietro il marchio alla base di tutto. Iniziamo con il dire che il brand ha una derivazione italo-britannico dedicato alla moda maschile e guidato dagli stilisti Jordan Bowen e Luca Marchetto. Il primo ha esperienza nella moda new romantic, mentre il secondo vanta una collaborazione niente meno che con Vivienne Westwood.
Questa strana coppia ha fatto la sua prima uscita sulle passerelle internazionali nel 2018, proprio durante la Settimana della Moda di Londra. L’occasione è valsa loro una celebrazione come una ventata di aria nuova spinta dal connubio tra due ispirazioni completamente diverse ma, allo stesso tempo, ben fuse tra di loro. In questo senso, dunque, l’abilità sartoriale italiana ha enfatizzato il dinamismo cosmopolita londinese.
Il tutto, poi, è costantemente reinterpreto alla luce di un senso di ribellione, elemento fondante del movimento punk degli anni Ottanta per andare a concepire una nuova forma di mascolinità, come hanno dichiarato i due stilisti durante un’intervista a GQ.
La mascolinità che raccontiamo è la nostra storia, la nostra relazione, la nostra vita. Di sicuro dentro ci sono il Regno Unito e l’Italia. C’è un contrasto tra l’approccio inglese e quello italiano. Mettiamo insieme questi due bagagli culturali, con idee che all’inizio non hanno senso sulla carta, perché sono uno scontro più che una fusione, e ci lavoriamo dandogli una forma.
Da questo approccio, dunque, sono nati anche i jeans macchiati che hanno nettamente diviso il mondo della moda. Da una parte, infatti, c’è chi li considera assolutamente volgari. Dall’altro, invece, sono visti come un colpo di genio. Al di là di tutte le opinioni, comunque, i due stilisti sembrano aver costruito, attraverso questo capo, la dimensione dell’urgenza e del disagio rappresentati, in entrambi i casi, da un evidente segno imbarazzante.