Roberto Cavalli, scomparso ieri a 83 anni, ha legato il suo nome a uno stile elegante e molto selvaggio, fatto con vestiti dalle linee semplici, ma con tessuti dalle stampe animalier e colori vibranti. Proprio per l’uso sistematico di stoffe ispirate agli animali della savana il designer fiorentino conquistò nel 2010 l’appellativo di re dell’animalier. Un soprannome che gli è stato dato dal The New York Times che ne voleva celebrare la grande creatività. Non c’era creatura che non lo avesse ispirato: ghepardi, zebre, giaguari, coccodrilli. E anche farfalle. Da dove nacque però questo amore? “Copio i manti degli animali perché mi piace copiare Dio, il designer più fantastico“. Un approccio alla moda, il suo, che bene ha rappresentato i ruggenti anni 2000, con la crescente consapevolezza della forza femminile in un mondo che stava per abbandonare i tradizionali ruoli imposti dalla società e dalla cultura.
Non è un caso che tra ’90-2000 Roberto Cavalli diventò uno degli stilisti più amati a Hollywood e non solo. Sono decine le star che ha vestito nella sua carriera, da Sharon Stone a Naomi Campbell, passando per Alicia Keys e Sarah Jessica Parker. L’eroina di Sex and The City legò a Cavalli alcuni degli outfit più belli e riconoscibili della serie di culto. A proposito di animalier, ricordate il bellissimo vestito con stampa a giraffa indossato nella stagione 3? Era l’ottobre 2000 e la povera Carrie veniva derubata delle sue scarpe in un vicolo di New York. Costretta a chiamare Miranda per non camminare a piedi nudi, rimase solo con il vestito di Roberto Cavalli.
Il quale in Sex and The City, compreso il secondo film tratto dalla serie, comparve spesso. E in un caso divenne addirittura parte della storia. Tornate con la memoria all’episodio in cui Carrie e Aidan iniziarono la loro convivenza, il tredicesimo della stagione 13 per la precisione.
Ebbene, il falegname newyorchese non riusciva proprio a comprendere per quale motivo la sua fidanzata tenesse tutti quei vestiti nello “stanzino”. E per riassumere il suo pensiero arraffò dall’armadio una maglietta con frange di Roberto Cavalli.
Davanti a quel piccolo capolavoro di tessuti tagliati e sovrapposti, Carrie trasalì. E spergiurò che se ne sarebbe liberata per far spazio ad altro, nella fattispecie i vestiti del compagno. Salvo poi indossare la blusa al termine della puntata. Perché va bene tutto, ma un Roberto Cavalli era davvero per sempre.