Il miele, spesso percepito come un alimento naturale e salutare, è al centro di un dibattito etico quando si parla di alimentazione vegana. Mentre molti lo considerano un prodotto innocuo delle api, per chi segue una filosofia vegana rigorosa il miele rappresenta un alimento da evitare. La scelta di escluderlo non si basa solo sulla dieta, ma su un insieme di valori legati al rispetto degli animali, alla sostenibilità ambientale e alla non sfruttamento.
Alla base della scelta vegana vi è il rifiuto di utilizzare qualsiasi prodotto di origine animale, non solo per l’alimentazione, ma anche per l’abbigliamento e i cosmetici. Il miele è prodotto dalle api mellifere (Apis mellifera) attraverso un processo biologico complesso, finalizzato all’alimentazione della colonia. I vegani lo escludono perché la sua raccolta implica l’interferenza e lo sfruttamento di un animale non umano, spesso con conseguenze negative per la salute delle api.
In contesti di apicoltura commerciale intensiva, infatti, la raccolta del miele può comportare pratiche considerate crudeli dal punto di vista etico. Alcune pratiche documentate includono:
- sostituzione del miele con sciroppo di zucchero, meno nutriente per le api;
- taglio delle ali della regina per impedire la sciamatura;
- soppressione di interi sciami durante i mesi più freddi, quando mantenerli in vita non è economicamente conveniente.

Secondo un rapporto dell’ente britannico Ethical Consumer, queste pratiche sono comuni anche in aziende certificate biologiche.
Le api sono essenziali per la impollinazione e la biodiversità: il 75% delle colture alimentari mondiali dipende, almeno in parte, dal lavoro di impollinatori come le api. Tuttavia, l’allevamento intensivo di api mellifere può creare pressione ecologica sulle api selvatiche e su altri impollinatori, aumentando la competizione per il cibo e diffondendo parassiti come la Varroa destructor.
Secondo uno studio pubblicato su Science Advances, l’apicoltura commerciale può quindi avere effetti collaterali anche sugli ecosistemi locali. Per chi vuole evitare il miele senza rinunciare al gusto dolce, esistono numerose alternative di origine vegetale, tra cui:
- sciroppo d’acero (ottenuto dalla linfa dell’acero da zucchero);
- sciroppo d’agave (estratto da piante di agave);
- melassa (sottoprodotto della lavorazione della canna da zucchero o della barbabietola);
- datteri frullati o creme a base di frutta.
Queste opzioni non implicano sfruttamento animale e sono ampiamente utilizzate nelle ricette vegane dolci e salate.