Da qualche giorno vi sarete imbattute e imbattuti in sponsorizzate che celebrano in qualche modo il Singles’ Day, una ricorrenza che da qualche anno a questa parte si festeggia l’11 novembre. Perché la Giornata Mondiale dei Single è proprio in questa data? Semplice, perché si ripete quattro volte la cifra 1 (11 11) che, come diceva Aimee Mann in One è il numero più solo che si conosca. Non crucciatevi però. Questo giorno non ha un valore particolare. Pur se nata nel 1993 per iniziativa di un gruppo di studenti dell’università di Nanchino che volevano onorare il proprio status di persone single, osteggiando apertamente San Valentino, alla fine la festa è diventata solo uno sfogo commerciale.
Nel 2009, infatti, la piattaforma di shopping online, Alibaba, trasformò il Singles’ Day in una giornata di sconti in stile Black Friday. E a giudicare dal volume di affari creati ha avuto ragione. Nel 2017 gli acquirenti di Alibaba hanno speso 25,4 miliardi di dollari statunitensi di spesa, l’11 novembre. C’è stato chi, poi, come il rivenditore JD.com ha allungato il Singles’ Day per altri 11 giorni, incassando 44,5 miliardi di dollari. Insomma, chi è single, sembra, colma un vuoto sentimentale con gli oggetti più disparati.
Dunque il Guanggun Jie, questo il nome originale della ricorrenza, è molto popolare in Cina. A tal punto da diventare la data preferita per i matrimoni. Solo nel 2011, infatti, furono 4.000 le coppie che si sposarono a Pechino in questa data per esorcizzare il giorno delle persone solitarie.