Hentai è un termine giapponese che vuol dire “pervertito”. Con questa parola si definiscono gli anime e i manga e i videogiochi pornografici che raffigurano atti sessualmente perversi. Con la crescita di internet questo genere di contenuti si è diffuso esponenzialmente, non solo in Giappone.
Gli hentai non sono una forma d’arte giovane. Già nel periodo Edo (tra 1600 e 1800) gli artisti realizzavano dipinti fortemente erotici, anche con venature sadomasochistiche. Anche il grande Hokusai realizzò una xilografia, il sogno della moglie del pescatore che immortalava una donna mentre aveva un rapporto sessuale con delle piovre.
Il grande successo di questa forma di comunicazione è da accreditare all’uso dei disegni, che rispetto alla fotografia stimolano l’immaginazione delle e degli utenti. La mancanza di realismo delle situazioni, insomma, scatena la fantasia di chi guarda. Gli scenari immortalati, poi, rappresentano spesso elementi ritenuti inaccettabili o semplicemente immorali dalla società. E questo rende più piacevole al pubblico la loro fruizione.
Come detto, gli hentai hanno un grande successo anche in Occidente. Complici anche alcune piattaforme che ne rendono facile il consumo. Anche su X, come vi abbiamo spiegato qui, sarà possibile condividere e vedere contenuti hentai. Purché frutto di una scelta condivisa e lontano dallo sguardo dei minori.
Tra le caratteristiche degli hentai c’è la raffigurazione di donne e uomini con volti ed espressioni innocenti o timidi, che cedono poi all’erotismo più sfrenato.
Esistono tre categorie principali di hentai. Quelli eterosessuali, abbreviati in “het”, gli yaoi e quelli yuri. Yaoi si riferisce a coppie omosessuali maschili. In questa categoria, i protagonisti sono ragazzi dall’aspetto ambiguo, androgini. Un modo per venire incontro al pubblico che è prevalentemente femminile. La parola yuri si riferisce invece a coppie lesbiche.
Le varietà dell’hentai racchiudono tutti i possibili fetish sessuali, dal bondage, ai rapporti a tre, fino all’erotismo esplicitato attraverso i piedi. Ci sono anche fetish tipicamente orientali, come il sesso compiuto da personaggi semi antropomorfi. Ovvero, umani ma con attributi animaleschi come orecchie da coniglio e artigli. E il Tentacle rape, un genere erotico in cui le donne hanno rapporti sessuali con creature mitologiche o fantascientifiche.