Un gesto semplice come mangiare un’arancia al giorno potrebbe fare molto più che rafforzare il sistema immunitario. Secondo un nuovo studio della Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital, il consumo regolare di agrumi è associato a un rischio ridotto di depressione del 20%. La scoperta aggiunge un tassello importante alla ricerca sul legame tra alimentazione e benessere mentale, suggerendo che ciò che mangiamo potrebbe influenzare il nostro umore più di quanto pensiamo.
Gli scienziati hanno scoperto che chi consuma regolarmente agrumi presenta livelli più elevati di Faecalibacterium prausnitzii (F. prausnitzii), un batterio intestinale associato alla produzione di due neurotrasmettitori fondamentali: serotonina e dopamina. Questi composti chimici regolano il tono dell’umore e sono spesso coinvolti nei trattamenti farmacologici contro la depressione. Gli antidepressivi tradizionali, infatti, aumentano la disponibilità di serotonina nel cervello, ma questo studio suggerisce che una dieta ricca di agrumi potrebbe favorire un effetto preventivo naturale.

Il team di ricerca ha analizzato i dati dello studio “Nurses’ Health Study II” (NHS2), un’indagine iniziata nel 1989 su oltre 100.000 donne per individuare fattori di rischio delle principali malattie croniche. I risultati hanno mostrato una correlazione tra il consumo di agrumi e una minore incidenza di depressione, un legame che è stato poi confermato in un altro studio su uomini, il “Men’s Lifestyle Validation Study”.
Una parte interessante della ricerca riguarda l’analisi del microbiota intestinale. Alcuni partecipanti hanno fornito campioni di feci nel corso di un anno, permettendo ai ricercatori di esaminare le popolazioni batteriche presenti. È emerso che F. prausnitzii era più abbondante in chi non soffriva di depressione e il suo livello risultava più elevato nei consumatori abituali di agrumi. Questo batterio è noto per i suoi effetti benefici sulla salute intestinale, ma il suo legame con la salute mentale era meno conosciuto fino a oggi.
I ricercatori ipotizzano che F. prausnitzii influenzi la produzione di serotonina e dopamina attraverso un meccanismo chiamato ciclo della S-adenosilmetionina, che regola la sintesi di questi neurotrasmettitori nell’intestino. Questi ultimi possono poi raggiungere il cervello, contribuendo a migliorare il tono dell’umore.
Nonostante i risultati promettenti, gli esperti sottolineano che sono necessari ulteriori studi per confermare il ruolo protettivo degli agrumi contro la depressione e valutare se possano avere un effetto terapeutico in chi già ne soffre. Tuttavia, considerando l’assenza di effetti collaterali e i numerosi benefici nutrizionali degli agrumi, aggiungere un’arancia alla propria dieta quotidiana potrebbe essere un passo semplice ed efficace per promuovere il benessere mentale.