Aaron Carter è annegato nella sua vasca idromassaggio dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti: questa è la causa della morte dell’artista secondo il rapporto dell’autopsia rilasciato nelle ultime ore. Si è trattato dunque di un decesso accidentale.
Il noto cantante americano e fratello minore del membro dei Backstreet Boys Nick Carter era stato rinvenuto senza vita nella sua casa in California il 5 novembre scorso. Stando a quello che riporta la Bbc, nel sangue di Aaron Carter sono state ritrovate tracce di Alprazolam – ansiolitico appartenente alla famiglia delle benzodiazepine, più conosciuto come Xanax – oltre ad essere stata riscontrata la presenza di difluoroetano, un gas compresso comunemente usato come refrigerante o nei detergenti spray e che, se inalato, può indurre sensazioni di euforia. Accanto al corpo del 34enne erano infatti state rinvenute delle bombolette spray.
In passato, il cantante ha avuto diversi problemi con la legge, a causa del suo abuso di sostanze stupefacenti di ogni tipo. È stato ricoverato ben cinque volte, l’ultima volta nel 2021 per poter ottenere la custodia nel figlio Prince; ma non era mai riuscito a risolvere del tutto il suo problema di dipendenze dalle droghe. Il giorno stesso in cui è stato ritrovato senza vita, Aaron Carter avrebbe dovuto incontrare un consulente che potesse aiutarlo, appuntamento al quale, ovviamente, non si è mai presentato.