Nato nel 1959 da un’idea di Ciro Tortorella, lo Zecchino d’oro, dal nome omonimo della moneta del Ducato di Venezia, è il festival musicale dedicato ai bambini per eccellenza. Un valore che, nel 2008 viene riconosciuto anche dall’UNESCO attraverso l’attribuzione della targa Patrimoni per una cultura di pace, consegnata alla trasmissione. La sua storia, dunque, è piuttosto lunga e costellata da molti successi. Come detto la prima edizione videata e presentata da Ciro Tortorella che, nei panni del Mago Zurlì, diventa una presenza consolidata dell’evento.
L’altro elemento cha ha caratterizzato la manifestazione, poi, è la presenza di Mariele Ventre, direttrice dello storico Piccolo Coro dell’Antoniano, destinato ad accompagnare le esibizioni dei piccoli artisti. Entrambi arrivano nel mondo dello Zecchino d’oro nel 1963, quando questo viene ospitato dai frati minori dell’Antoniano. Il coro, all’inizio è composto da solo otto membri ed è ben lontano dalla composizione più corposa raggiunta nel corso degli anni.
Il festival, però, ha già iniziato a riscuotere grande successo. Non è un caso, infatti, che proprio nel 1963 le canzoni in gara iniziano ad essere incise su disco. Due anni dopo, poi, arriva un secondo spostamento nello studio televisivo dove si è svolto fino all’edizione 2023. Per finire, poi, il gradimento della manifestazione raggiunge anche gli onori dell’Eurovision, ottenendo 150 milioni di spettatori, un record superato nello tesso anno solo dallo sbarco sulla Luna.
Ma come viene assegnato ancora oggi lo Zecchino d’Oro? È bene precisare che in concorso non sono certo i bambini, semplici interpreti, ma le canzoni. I brani che partecipano sono in totale 14, tra italiani e non italiani. Tutti, poi, sono accompagnati dal Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, che è anche vocal coach dei bambini solisti.
Il premio principale è proprio lo Zecchino d’Oro. Questo viene assegnato al termine della serata finale da una giuria composta esclusivamente da bambini, ognuno dei quali può attribuire alla canzone un voto da sei a dieci. Tra i partecipanti, poi, ricordiamo una giovanissima Cristina D’Avena con Il valzer del moscerino datato 1968.