Nel film Angeli e Demoni, diretto da Ron Howard e tratto dal romanzo omonimo di Dan Brown, la figura del Camerlengo è centrale quanto quella di Robert Langdon. Nello specifico si tratta di Carlo Ventresca, interpretato da Ewan McGregor che, nel lasso di tempo tra la morte dell’ultimo Papa e l’elezione del prossimo, rappresenta la massima carica in Vaticano facente proprio le funzioni del Pontefice.
All’interno della vicenda narrata da Dan Brown, però, non tutto può andare per il verso giusto. E, soprattutto, qualcuno appare inevitabilmente diverso da ciò che è nella realtà. Ecco, dunque, che quattro cardinali papabili spariscono poco prima dell’inizio del Conclave. Un’azione che viene rivendicata dagli Illuminati attraverso una telefonata ricevuta proprio da Ventresca.
Questi verranno uccisi, uno ogni ora e in una differente chiesa del cosiddetto Cammino dell’Illuminazione, il percorso iniziatico nascosto tra i monumenti di Roma che i neofiti seguivano attraverso gli Altari della Scienza, per entrare a far parte della setta. L’operazione costituirebbe una vendetta servita a freddo per la persecuzione operata diversi secoli prima dalla Santa Inquisizione. E che portò alla decapitazione della setta e all’uccisione di quattro membri, con i loro cadaveri marchiati a fuoco col segno della Croce e gettati nelle strade di Roma a monito.
A dirigere il tutto ci sarebbe la misteriosa figura di Giano, il capo degli Illuminati che, proprio alla fine si scopre essere il Camerlengo. Questo, inoltre si era anche macchiato dell’assassinio del Pontefice, colpevole di non aver rispettato il voto di castità. Il Papa, infatti, confessa a Ventresca di aver avuto un figlio ma non fa in tempo a rivelargli che si tratta proprio di lui.
Architettura narrativa a parte, comunque, il romanzo e il film Angeli e Demoni ricostruiscono abbastanza fedelmente il ruolo e i doveri della figura del Camerlengo. Nella realtà, stando al Diritto Canonico, questo ha il compito di adempiere ad alcuni dei doveri più importanti. Ad esempio, la gestione delle questioni amministrative prima di una nuova elezione. Questo vuol dire, dunque, che ogni Papa ha la possibilità di eleggere il proprio Camerlengo. Per quanto riguarda Papa Francesco, ad esempio, si tratta del cardinale Jean-Louis Tauran.