Gena Rowlands è stata una delle più grandi attrici della sua generazione. Ha legato il suo nome al cinema unico di John Cassavetes, suo compagno di vita dal ’54 all’89, anno della morte del cineasta. Non era solo una musa, ma parte integrante di un mondo in cui vita e arte si fondevano. Nel corso della sua carriera è stata nominata 2 volte al Premio Oscar, per Una moglie e Gloria, ottenendo nel 2016 quello alla carriera. A lei, Bette Davis e Romy Schneider, Pedro Almodóvar ha dedicato Tutto su mia madre.
Virginia Cathryn Rowlands, questo il suo vero nome, nasce a Madison il 19 giugno 1930 in una ricca famiglia borghese. A nove anni si trasferisce a Washington, dove il padre è deputato. Inizia a studiare recitazione da giovanissima a New York, muovendo i primi passi a Broadway. Sul finire degli anni ’50 “sbarca” a Hollywood, dove recita in pellicole “classiche”.
Gena, però, in contemporanea segue un altro filone, grazie al marito John Cassavetes, a sua volta attore apprezzato, e creatore di un modo nuovo di fare cinema, lontano dalle logiche degli studios. Reciterà in quasi tutti i suoi film da Ombre (1959) a Gli esclusi (1963), Volti (1968), Minnie and Moskowitz (1971), Una moglie (1974). Fino all’ultimo Love Streams – Scia d’amore (1984).
Nel 1992 la partecipazione a Un’altra donna di Woody Allen le fa ottenere il plauso di tutta la critica. Gena Rowlands lavora anche con suo figlio Nick. Il più noto e amato film girato con lui è Le pagine della nostra vita, in originale The Notebook, basato sul romanzo del 1996 con lo stesso nome di Nicholas Sparks. La protagonista, Allison, è una donna che soffre di demenza senile, alla quale il marito racconta la loro storia d’amore, leggendola da una diario che la stessa Allison inizia a scrivere dopo la diagnosi.
Rowlands era affetta da Alzheimer, come rivelato dal figlio tempo fa. Da Cassavetes ha avuto altri due figli oltre a Nick, Xan e Zoe. Nel 2012 si è risposata con Robert Forrest.