La notte del 29 novembre 1981, l’attrice Natalie Wood scomparve nelle acque al largo dell’isola di Santa Catalina, in California. La sua morte, avvenuta in circostanze misteriose, ha da allora alimentato un intrigante giallo, con teorie e interrogativi che si sono susseguiti nel corso degli anni. Ma come sono andate effettivamente le cose? Natalie Wood si trovava a bordo del suo yacht, lo Splendor, insieme al marito Robert Wagner, all’attore Christopher Walken e al capitano Dennis Davern. La serata trascorre apparentemente tranquilla, ma nelle prime ore del mattino la giovane attrice scompare. Il suo corpo viene ritrovato il giorno successivo, annegato, a circa un miglio di distanza dalla barca.
Da quel momento le circostanze della morte di Natalie Wood sono sempre state avvolte nel mistero. L’autopsia iniziale, infatti, ha evidenziato un annegamento accidentale, ma nel corso degli anni, sono emerse nuove informazioni e sono state avanzate diverse ipotesi. La versione ufficiale parla di un incidente. Sembra che la Wood sia caduta in acqua mentre cercava di salire su un gommone. Altre teorie, però, alimentate da testimoni e da alcuni dettagli emersi successivamente, ipotizzano un coinvolgimento di terze persone o addirittura un atto doloso.
Per questo motivo, nel corso degli anni, le indagini sulla scomparsa dell’attrice sono state riaperte più volte, ma senza mai portare a risultati definitivi. L’attenzione, in particolare, è stata concentrata sulla figura di Robert Wagner e su quella di Christopher Walken. Le loro testimonianze sono state spesso contraddittorie e hanno alimentato sospetti. A questo, poi, si sono aggiunte nuove tecnologie e testimonianze inedite. Tutto questo ha permesso di rianalizzare le prove e di formulare nuove ipotesi, ma il mistero rimane ancora irrisolto.