Gli amici sono una gran cosa. Lo sa bene Johnny Depp che è stato convinto a girare il suo secondo film da regista, Modi – Tre giorni sulle ali della follia, da Al Pacino. Lo ha rivelato lo stesso Depp, presente alla Festa del Cinema di Roma dove ha ricevuto il premio alla carriera e che stasera sarà ospite d’onore di Fabio Fazio a Che Tempo che fa.
“Ho ricevuto una telefonata molto strana da Al Pacino che mi ha detto: ‘Ricordi questo progetto di Modigliani?’ e ha detto che avrei dovuto dirigerlo. Per qualche ragione, Al mi ha visto mentre dirigevo questa strana macchina. E quando Pacino parla, il minimo che puoi fare è ascoltare. Quindi l’ho seguito. Ma non avevo idea di cosa sarebbe successo finché i pezzi del puzzle non si fossero riuniti“.
Il Sonny Boy del cinema hollywoodiano dunque ha teso una mano a Depp che in quel momento era ancora nel pieno del processo contro l’ex moglie Amber Heard, che lo aveva diffamato parlando di presunte violenze coniugali, mai avvenute secondo la corte.
Depp ha voluto sottolineare come la figura di Modigliani abbia risuonato nel suo cuore.
“Mi sento un po’ un alter ego di Modigliani, ci ho messo tante cose mie in questo personaggio e ho scritto e riscritto la sceneggiatura tante volte. Proprio come lui ho poi toccato il fondo tante volte, ma poi ho sempre trovato una porticina che mi ha salvato“.
Tratto dall’opera teatrale Modigliani: A Llay in Three Acts di Dennis McIntyre, con sceneggiatura di Jerzy e Mary Kromolowski, il film racconta i tre giorni più folli vissuti dal pittore livornese Amedeo Modigliani, il nostro Riccardo Scamarcio, a Parigi nel 1916. Modigliani, assieme a Chaïm Soutine e Maurice Utrillo, vive in povertà sulla Rive Gauche. Da bravi artisti maledetti, non si negano niente, compresi i viaggi lisergici. A un passo dal tracollo, Modigliani trova la soluzione ai suoi problemi nella vicinanza di un collezionista americano, Maurice Gangnat (Al Pacino).
Il film sarà in sala dal 21 novembre prossimo.