Quello con Chi l’ha visto? è un appuntamento imperdibile per milioni di italiani che ogni mercoledì si sintonizzano su Rai3. Merito di Federica Sciarelli, la giornalista-capitano che ha trasformato il programma in un presidio civile, e anche in un piccolo gioiello di criminologia. Sempre, però, con empatia fortissima nei confronti delle vittime. In una lunga intervista sul Corriere della Sera, rilasciata a Jonathan Bazzi, ha raccontato qualcosa in più sulla costruzione delle puntate (davvero maniacale). Aprendosi con candore sull’eccessiva curiosità mostrata dal pubblico. Per esempio sul delitto di Garlasco:
“Persino quando porto giù il cane le persone mi chiedono che ne penso. Come mai avete quest’ossessione? Il caso è importante, può aprire tante porte, ma non è sano pensare dalla mattina alla sera agli omicidi. Prima c’erano la velina e il calciatore, oggi incontro solo gente che vuole fare il criminologo. Finito di lavorare, io chiudo tutto e vado sui pattini“.
Nata a Roma il 9 ottobre del 1958, sotto il segno della Bilancia, inizia la sua carriera giornalistica al Tg3, nella redazione politica. Diventa poi inviata e conduttrice del programma di approfondimento Primo Piano. Nel 1991 il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga le conferisce l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2014, l’approdo a Chi l’ha visto?, il programma che aiuta a ritrovare persone scomparse, ma che negli ultimi anni ha trattato anche cold case e vicende di cronaca nera. Ultima in ordine di tempo, il terribile duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, Villa Pamphili, per mano di Francis Kauffman, che le è valso il plauso del New York Times.
“La storia di Villa Pamphili ci ha sconvolto. La madre di Anastasia, in Siberia, era convinta che lei stesse con un bell’americano che lavorava nel cinema. La ragazza si faceva foto davanti a case meravigliose, invece vivevano per strada. Una vicina dei genitori, aggirando le censure russe, è riuscita a mettersi in contatto con noi. Aiutandoli coi documenti, siamo riusciti a farli venire in Italia“.
Tra i casi più importanti affrontato da Federica Sciarelli, il delitto di Elisa Claps compiuto da Danilo Restivo, responsabile anche dell’omicidio dell’inglese Heather Barnett.
“Con Elisa Claps. Mi sono presa querele, articoli contro. Ma avevo studiato il caso ed ero certa che Danilo Restivo l’avesse uccisa. La andavano a cercare in Albania, Slovenia, dicevano di averla vista in un monastero. Chiesi il permesso alla madre (Filomena Iemma, ndr) e al fratello (Gildo, ndr) di iniziare a chiamarlo omicidio con occultamento di cadavere. Quando trovarono il corpo in chiesa, dopo diciassette anni, lo schema di pensiero finalmente è cambiato“.
Sciarelli ha un rapporto tutto suo con l’immagine:
“Nasco timida, mi sono dovuta forzare per andare in video. Ora è come se stessi a casa. Al look non penso: sempre in jeans, non amo i gioielli. Un attimo prima di entrare in studio sono ancora lì che lavoro. La costumista mi rincorre: “Almeno le scarpe da tennis, levatele”. Mia sorella (Marina, ndr)dice: “Federica, te sembra che eri a fare i piatti fino a due minuti prima”“.
Il suo maestro? Sandro Curzi, direttore del Tg3. È lui che l’ha formata e l’ha trasformata nel capitano che è oggi.
“In redazione mi chiamano “il capitano”. Sono l’autore di me stessa: scelgo i casi da approfondire, le piste su cui insistere. Agli inviati dico di fare domande su domande, così becchi la contraddizione. Alle riunioni del Tg3 partecipavano tutti: sembravano collettivi politici. Lo stesso faccio oggi. E se qualcuno ha un modo di parlare insolito, o un accento diverso, per me è un valore aggiunto.
Dalla domenica al mercoledì sto al montaggio. Studio il caso usando il nostro archivio e i materiali che mandano gli inviati. Monto, rimonto, mi scrivo i lanci e i confronti che manderò in puntata. Per questo poi vado a braccio. Il mercoledì, finita la puntata, da mezzanotte in poi scendono anche i centralinisti. Ci rilassiamo parlando di quello che è successo. Poi il giovedì mattina facciamo la riunione importante, e si riparte“.
Insomma, se Chi l’ha visto? oggi è un programma seguito e soprattutto amato è perché la sua conduttrice lo ha trasformato in qualcosa di più che una semplice trasmissione.