Il finale di Gravity è davvero molto commovente. Il film finisce con la dottoressa Ryan Stone (Sandra Bullock) è l’unica superstite della missione STS-157 nello spazio. La donna riesce ad arrivare al suo unico punto di salvezza, la navetta cinese Shenzhou, grazie a Matt Kowalsky (George Clooney) astronauta morto in precedenza e che le appare come una visione per darle il consiglio finale in grado di salvarle la vita. Alla fine la donna riesce a sganciarsi dalla stazione cinese Tiangong 1 per affrontare una discesa fino ad ammantare in un lago dove i soccorsi la porteranno in salvo.
La missione spaziale STS-157 vede la dottoressa Ryan Stone partire per la prima volta in vita sua verso lo spazio. Insieme a lei c’è l’astronauta Matt Kowalsky che si trova all’ultima missione della sua carriera prima di deporre la tuta spaziale per andare in pensione. Mentre sono però nello spazio arriva una tragica comunicazione dal Controllo Missione di Houston. Un missile russo ha colpito un satellite in disuso e l’esplosione ha creato un’ondata di detriti che si muove a velocità incredibile.
I detriti colpiscono lo Shuttle e uccidono tutti i membri dell’equipaggio tranne appunto la Stone e Kowalsky che sono a quel punto alla deriva nello spazio. Il comandante ha uno zaino jet che gli permette di salvare la dottoressa che fluttuava nello spazio senza controllo. Nonostante problemi di vario genere i due raggiungono la Stazione Spaziale Internazionale, ma l’astronauta è costretto a sacrificarsi lasciandosi andare nello spazio per salvare la collega.
Dopo varie peripezie la Stone raggiunge il veicolo spaziale Sojuz col quale però non può rientrare sulla terra ma solo raggiungere la stazione cinese Tiangong 1. Un’allucinazione, proprio quando sembrava per lei tutto perso, le mostra Kowalsky che le spiega come raggiungere la stazione cinese dove arriverà trovando salvezza grazie a Shenzhou una navetta che la riporterà sulla terra ferma anzi, come visto, in un lago.