Close Menu
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
Home » Spettacolo » Taylor Swift si specchia in Elizabeth Taylor nel brano dedicato alla diva dagli occhi viola

Taylor Swift si specchia in Elizabeth Taylor nel brano dedicato alla diva dagli occhi viola

Taylor Swift dedica una canzone a Elizabeth Taylor nel suo nuovo disco The Life of a Showgirl. Ecco perché e cosa significa.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino3 Ottobre 2025
Facebook WhatsApp Twitter Telegram
Taylor Swift ed Elizabeth Taylor
Taylor Swift ed Elizabeth Taylor (fonte: CultWeb)
CONDIVIDI
Facebook WhatsApp Telegram Twitter Email

Nel suo dodicesimo album in studio, The Life of a Showgirl, i cui testi in queste ore sono letteralmente vivisezionati online, Taylor Swift dedica il secondo brano a una delle più grandi icone di Hollywood: Elizabeth Taylor. La canzone, intitolata semplicemente “Elizabeth Taylor”, non è solo un omaggio alla leggendaria attrice dagli occhi viola, ma rappresenta una riflessione profonda sul prezzo della fama, sulla fragilità delle relazioni sotto i riflettori e sulla ricerca di un amore autentico in un mondo patinato. In qualche modo, la diva di Hollywood è una sorta di specchio, per Swift, in cui guardare sé stessa.

Non è la prima volta che Swift fa riferimento alla diva del cinema. Già nel brano “Ready for It?” dell’album Reputation, la cantautrice aveva cantato di un partner che poteva essere “Burton to this Taylor”, alludendo alla leggendaria storia d’amore tra Elizabeth Taylor e Richard Burton. Ma con questo nuovo brano, Swift va oltre il semplice gioco di parole sul nome condiviso, approdando a un dialogo intimo tra due donne separate da generazioni ma unite da destini simili.

Elizabeth Taylor nacque in Inghilterra nel 1932 da genitori americani e si trasferì negli Stati Uniti ancora bambina. La sua carriera iniziò precocemente. Nel 1944, all’età di dodici anni, conquistò il pubblico con il film National Velvet. Negli anni successivi divenne una delle stelle più luminose del sistema degli studi hollywoodiani, firmando con la MGM e interpretando ruoli memorabili in pellicole come Il padre della sposa, Un posto al Sole e Il gigante, al fianco di leggende come Rock Hudson e James Dean.

Il suo talento le valse due premi Oscar: il primo per Venere in visone nel 1961, il secondo per Chi ha paura di Virginia Woolf? nel 1967. Ma fu il kolossal Cleopatra del 1963 a segnare una svolta non solo nella sua carriera ma anche nella sua vita personale. Per quel ruolo ricevette un compenso di un milione di dollari, cifra straordinaria per l’epoca. Sul set incontrò l’attore gallese Richard Burton, che sarebbe diventato il suo quarto marito e il grande amore della sua vita.

Swift intreccia questi momenti biografici nei versi della canzone con una precisione quasi chirurgica. Quando canta di quella vista di Portofino, fa riferimento al luogo dove Burton le propose di sposarlo nel 1964. Il verso sulla telefonata al Plaza Athénée evoca l’hotel parigino dove la coppia soggiornò durante i loro anni più appassionati.

Il ritornello contiene uno dei riferimenti più toccanti: “Farei piangere i miei occhi viola” (o li farei piangere fino a farli diventare viola). Gli occhi di Elizabeth Taylor erano leggendari quanto la sua bellezza, descritti come violetti piuttosto che semplicemente blu. Questo dettaglio fisico divenne talmente iconico che l’attrice lo utilizzò come nome per uno dei suoi profumi. Swift trasforma questa caratteristica in metafora del dolore: anche la bellezza più straordinaria non protegge dalla sofferenza.

La vita sentimentale di Elizabeth Taylor fu tanto celebrata quanto tumultuosa. Si sposò otto volte con sette uomini diversi: sposò, divorziò, risposò e divorziò nuovamente da Burton. Il suo primo matrimonio, a diciotto anni con l’erede della catena Hilton, Conrad “Nicky” Hilton, durò solo otto mesi a causa degli abusi e dell’alcolismo di lui. Seguirono le nozze con l’attore Michael Wilding, con cui ebbe due figli, e poi con il produttore Mike Todd, morto tragicamente in un incidente aereo. Con Todd ebbe una figlia, Liza.

Dopo la morte di Todd, Taylor provocò uno scandalo quando iniziò una relazione con il cantante Eddie Fisher, suo caro amico e marito dell’attrice Debbie Reynolds. Si sposarono nel 1959, ma la relazione finì quando lei incontrò Burton sul set di Cleopatra. La loro liaisondominò le cronache mondane dell’epoca. Furono sposati dal 1964 al 1974, poi si risposarono dal 1975 al 1976, adottando insieme una figlia.

Attraverso “Elizabeth Taylor”, Swift sembra interrogarsi sulla possibilità di avere un amore duraturo nonostante la fama. La domanda ricorrente “Pensi che sia per sempre?” risuona come un’eco attraverso le decadi, collegando le insicurezze di una diva del Novecento con quelle di una pop star contemporanea. La canzone appare dedicata al fidanzato Travis Kelce, suggerendo che Swift abbia finalmente trovato qualcuno disposto a navigare insieme a lei sotto i riflettori anziché fuggire da essi.

Testo originale Elizabeth Taylor

Elizabeth Taylor
Do you think it’s forever?

That view of Portofino was on my mind when you called me at the Plaza Athénée
Ooh, oftentimes it doesn’t feel so glamorous to be me
All the right guys promised they’d stay
Under bright lights, they withered away, but you bloom
Portofino was on my mind (And I think you know why)
And if your letters ever said, “Goodbye”

I’d cry my eyes violet, Elizabeth Taylor
Tell me for real, do you think it’s forever?
Been number one, but I never had two
And I can’t have fun if I can’t have (Uh)
Be my NY whеn Hollywood hates me
You’re only as hot as your last hit, baby
Been numbеr one, but I never had two
And I can’t have fun if I can’t have you

Hey, what could you possibly get for the girl who has everything and nothing all at once?
Babe, I would trade the Cartier for someone to trust (Just kidding)
We hit the best booth at Musso and Frank’s
They say I’m bad news, I just say, “Thanks”
And you look at me like you’re hypnotized
And I think you know why
And if you ever leave me high and dry

I’d cry my eyes violet, Elizabeth Taylor
Tell me for real, do you think it’s forever?
Been number one, but I never had two
And I can’t have fun if I can’t have (Uh)
Be my NY when Hollywood hates me
You’re only as hot as your last hit, baby
Been number one, but I never had two
And I can’t have fun if I can’t have you (Uh)

Elizabeth Taylor (Oh)
Do you think it’s forever? (Oh)
If I can’t have you
All my white diamonds and lovers are forever
In the papers, on the screen, and in their minds
All my white diamonds and lovers are forever
Don’t you ever end up anything but mine

I’d cry my eyes violet, Elizabeth Taylor
Tell me for real, do you think it’s forever?
Been number one, but I never had two
And I can’t have fun if I can’t have (If I can’t have you)
Be my NY when Hollywood hates me
You’re only as hot as your last hit, baby
Been number one, but l never had two
And I can’t have fun if I can’t have (If I can’t have you)

All my white diamonds and lovers are forever (Elizabeth Taylor, do you think it’s forever?)
In the papers, on the screen, and in their minds
All my white diamonds and lovers are forever
Don’t you ever end up anything but mine

Traduzione italiana Elizabeth Taylor

Elizabeth Taylor
Pensi che sia per sempre?
Quella vista di Portofino era nei miei pensieri quando mi hai chiamata al Plaza Athénée
Ooh, spesso non è così glamour essere me
Tutti i bravi ragazzi promettevano che sarebbero rimasti
Sotto le luci abbaglianti sono appassiti, ma tu sbocci
Portofino era nei miei pensieri e credo che tu sappia perché
E se le tue lettere dicessero mai “Addio”

Piangerei lacrime viola, Elizabeth Taylor
Dimmi sul serio, pensi che sia per sempre?
Sono stata la numero uno ma non ho mai avuto il due
E non riesco a divertirmi se non posso avere— (Uh)
Sii la mia New York quando Hollywood mi odia
Vali solo quanto il tuo ultimo successo, tesoro
Sono stata la numero uno ma non ho mai avuto il due
E non riesco a divertirmi se non posso avere te

 
Ehi, cosa potresti mai regalare
Alla ragazza che ha tutto e niente allo stesso tempo?
Tesoro, scambierei il Cartier per qualcuno di cui possa fidarmi (Sto scherzando)
Abbiamo preso il miglior tavolo da Musso & Frank’s
Dicono che porto guai, io dico solo “Grazie”
E tu mi guardi come ipnotizzato
E credo che tu sappia perché
E se mai mi lasciassi a terra e da sola
Piangerei lacrime viola, Elizabeth Taylor
Dimmi sul serio, pensi che sia per sempre?
Sono stata la numero uno ma non ho mai avuto il due
E non riesco a divertirmi se non posso avere— (Uh)
Sii la mia New York quando Hollywood mi odia
Vali solo quanto il tuo ultimo successo, tesoro
Sono stata la numero uno ma non ho mai avuto il due
E non riesco a divertirmi se non posso avere te

Elizabeth Taylor (Oh)
Pensi che sia per sempre? (Oh)
Se non posso avere te
Tutti i miei bianchi diamanti e gli amanti sono per sempre
Sui giornali, sullo schermo e nelle loro menti
Tutti i miei bianchi diamanti e gli amanti sono per sempre
Non diventare mai niente che non sia mio

Piangerei lacrime viola, Elizabeth Taylor
Dimmi sul serio, pensi che sia per sempre?
Sono stata la numero uno ma non ho mai avuto il due
E non riesco a divertirmi se non posso avere— (Se non posso avere te)
Sii la mia New York quando Hollywood mi odia
Vali solo quanto il tuo ultimo successo, tesoro
Sono stata la numero uno ma non ho mai avuto il due
E non riesco a divertirmi se non posso avere— (Se non posso avere te)
Tutti i miei bianchi diamanti e gli amanti sono per sempre

Elizabeth Taylor, pensi che sia per sempre?
Sui giornali, sullo schermo e nelle loro menti
Tutti i miei bianchi diamanti e gli amanti sono per sempre
Non diventare mai niente che non sia mio

 

 

Condividi. Facebook WhatsApp Twitter Telegram Email

Potrebbero interessarti anche

Michael Caine

Michael Caine “vende” la sua voce all’intelligenza artificiale: “Non sostituisce l’umanità” (ma è polemica)

12 Novembre 2025
Luca Carboni a Milano

Luca Carboni torna sul palco dopo il tumore: “La malattia mi ha cambiato, oggi per me è primavera”

12 Novembre 2025
Giorgio Faletti

Roberta Bellesini e la sua certezza su Giorgio Faletti: “Non l’ho mai sognato, ma compare sempre come una piuma”

12 Novembre 2025
Facebook X (Twitter) Instagram
  • Home
  • Chi siamo
  • Staff e redazione
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
© 2025 CultWeb.it proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected] | Foto Credits: DepositPhotos

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.