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Home » Spettacolo » Robbie Williams e la sindrome di Tourette: “È invadente, salire sul palco mi terrorizza”

Robbie Williams e la sindrome di Tourette: “È invadente, salire sul palco mi terrorizza”

Robbie Williams rivela la sua condizione: tic, ansia e terrore del palco, oltre ad un momento famigliare difficile.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti2 Ottobre 2025
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Robbie Williams ha rivelato di soffrire della sindrome di Tourette
Robbie Williams ha rivelato di soffrire della sindrome di Tourette - Fonte: Rolling Stones
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Robbie Williams ha deciso di rompere il silenzio su una condizione con cui convive da anni: la sindrome di Tourette. Il cinquantunenne cantante britannico, noto per aver dominato le classifiche mondiali prima con i Take That e poi come solista, ha rivelato per la prima volta di soffrire di questa patologia neurologica durante un’intervista al podcast I’m ADHD! No You’re Not.

La sindrome di Tourette è una condizione neurologica ereditaria caratterizzata principalmente da tic motori e vocali involontari. Spesso definita malattia dei tic, si manifesta attraverso movimenti improvvisi e versi incontrollati che la persona non riesce a reprimere. Nel caso di Williams, la sindrome assume una dimensione particolarmente invasiva che va oltre i sintomi fisici più comuni.

 

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Un post condiviso da Robbie Williams (@robbiewilliams)

Il cantante ha descritto una realtà fatta di scoppi d’ira trattenuti, sfoghi mentali repressi e pensieri intrusivi di un’intensità tale da non abbandonarlo nemmeno durante le esibizioni dal vivo. Un dettaglio che sorprende, considerando che Williams si è esibito davanti a decine di migliaia di fan in tutto il mondo per decenni.

Penseresti che uno stadio pieno di persone che ti dichiarano il loro amore possa funzionare come distrazione. Invece qualunque cosa ci sia dentro di me non riesco a sopportarla.

Una confessione che mette in luce come la sindrome possa andare ben oltre i tic visibili, infiltrandosi nella dimensione psicologica ed emotiva di chi ne soffre. Durante l’intervista, poi, Williams ha anche rivelato di essersi sottoposto a un test per l’autismo, che ha evidenziato la presenza di tratti autistici. Tra questi, un’ansia profonda legata all’abbandono del suo spazio sicuro, ossia il letto.

Ovviamente questa condizione influenza profondamente anche il suo rapporto con le tournée, tutt’altro che sereno, come lui stesso ha dichiarato:

La gente pensa che io sia elettrizzato all’idea di andare in tour e suonare dal vivo. Tutt’altro, in realtà sono terrorizzato,

Robbie Williams, però, non è l’unico personaggio famoso a convivere con la sindrome di Tourette. Il cantautore scozzese Lewis Capaldi, ad esempio,  nel 2023 è stato costretto a prendersi una pausa dalla musica dopo che i suoi tic gli impedirono di completare un’esibizione a Glastonbury. Anche Billie Eilish ha raccontato pubblicamente della sua diagnosi, avvenuta quando aveva appena 11 anni. Una condivisa anche con l’attore italiano Alessandro Borghi che, recentemente ha proprio parlato apertamente della sua condizione:

A lungo ho pensato di avere dei tic, invece era sindrome di Tourette. Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho.

Per Williams, però, le sfide personali degli ultimi anni non si limitano alla gestione della sindrome di Tourette. Il cantante, che in passato ha dovuto affrontare percorsi di riabilitazione per liberarsi dalla dipendenza da alcol e droghe e ha combattuto contro la depressione dopo l’esplosione della fama con i Take That, sta ora vivendo un periodo particolarmente difficile sul piano familiare.

Durante un concerto in Germania lo scorso luglio,  ha rivelato che sua madre Janet soffre di demenza. Anche suo padre Peter, un tempo musicista che saliva sul palco con lui, convive con il Parkinson e non può uscire di casa. A questi drammi si aggiunge la malattia della suocera, madre dell’attrice Ayda Field sua moglie, che sta lottando contro tre patologie simultanee: lupus, Parkinson e cancro.

 

 

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