Green Book finisce con i titoli di coda che ci mostrano foto reali di Don e Tony. Si legge che Don ha continuato a fare tournée e a produrre musica, mentre Tony è tornato al suo lavoro al Copacabana, e che i due sono rimasti amici fino alla morte, avvenuta a mesi di distanza nel 2013. La sera dell’ultima esibizione di Don a Birmingham, in Alabama, gli viene rifiutato l’ingresso nella sala da pranzo per soli bianchi del country club dove è stato ingaggiato per esibirsi. Tony minaccia il proprietario e Don si rifiuta di suonare poiché gli rifiutano di servirlo nella sala con il suo pubblico.
Tony e Don lasciano il locale e vanno a cena in un club blues per neri, dove Don si unisce alla band al pianoforte. I due si dirigono a nord nel tentativo di tornare a casa per la vigilia di Natale, ma vengono sorpresi da una bufera di neve. Ancora una volta vengono fermati da un agente di polizia. Preoccupati di ricevere lo stesso trattamento, entrambi sono sorpresi quando l’agente si rivela amichevole e li ha fatti accostare solo perché ha notato che una delle loro gomme era sgonfia. L’agente li aiuta a riparare la gomma e riescono a tornare a casa. Tony invita Don a cenare con la sua famiglia, ma Don rifiuta. Seduto da solo a casa, Don cambia idea e torna a casa di Tony, dove riceve un’accoglienza sorprendentemente calorosa da parte della famiglia allargata di Tony.
Green Book è un film biografico tra la commedia e il drammatico del 2018, diretto da Peter Farrelly. Interpretato da Viggo Mortensen e Mahershala Ali, il film è ispirato alla storia vera di un tour del 1962 nel profondo Sud del pianista afroamericano Don Shirley e del buttafuori italoamericano e poi attore Frank “Tony Lip” Vallelonga, che fungeva da autista e guardia del corpo di Shirley. Scritto da Farrelly insieme al figlio di Lip, Nick Vallelonga, e a Brian Hayes Currie, il film si basa su interviste a Lip e Shirley, oltre che su lettere che Lip scrisse alla moglie.[6] Prende il nome da The Negro Motorist Green Book, una guida per viaggiatori afroamericani fondata da Victor Hugo Green nel 1936 e pubblicata fino al 1966.