Hammamet termina con la figlia dell’ex Presidente del Consiglio Craxi, Anita, che si reca nei pressi di un ospedale psichiatrico milanese, per ricevere un nastro contenente le confessioni segrete del padre dalle mani di Fausto.
Milano, 1989. Durante il 45esimo Congresso del Partito Socialista italiano, il tesoriere Vincenzo Sartori (Giuseppe Cederna) tenta di avere un dialogo con il segretario Bettino Craxi (Pierfrancesco Favino), riguardo al suo operato. A causa delle azioni illecite del segretario, il PSI è finito sotto indagine, e lo stesso tesoriere minaccia le dimissioni. Minimizzando il problema, Craxi respinge gli addebiti.
2000. In seguito allo scoppio dello scandalo Tangentopoli nel 1993, l’ex Presidente del Consiglio si è rifugiato in Tunisia per sfuggire alla giustizia italiana. Visitato frequentemente dalla moglie (Silvia Cohen) e dalla figlia Anita (Livia Rossi), un giorno, l’uomo riceve la visita di Fausto Sartori (Luca Filippi) – il problematico figlio dell’ex tesoriere morto suicida dopo lo scoppio dello scandalo – per consegnargli una lettera. Ignorandone il contenuto, Craxi prende il ragazzo sotto la sua protezione.
Sapendo successivamente che il ragazzo ha acquistato una pistola per assassinarlo, il politicante gli propone uno scambio, risparmiargli la vita in cambio di una registrazione su alcuni importanti segreti di stato. Dopo aver filmato la confessione, Fausto lascia la città di Hammamet. Con l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, l’ex Presidente riceve le visite della sua ex amante (Claudia Gerini) e di un collega di un altro partito (Renato Carpentieri).
Dopo che Anita cerca in tutti i modi di ricondurre privatamente il genitore in Italia, egli si rifiuta, poiché timoroso di venire immediatamente arrestato. Così si fa operare nell’ospedale cittadino. Ma dopo pochi giorni dalla riuscita dell’intervento, Craxi muore in seguito ad un arresto cardiaco.
Alcuni mesi dopo, Anita Craxi si reca in un ospedale psichiatrico di Milano per ricevere la registrazione dalle mani del giovane Sartori, intimandogli di mantenerne il segreto sul suo contenuto.