Il silenzio degli innocenti, l’unico film horror che abbia mai vinto l’Oscar come miglior film, presenta al pubblico uno dei villain cinematografici più iconici di tutti i tempi, il dottor Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), un serial killer immaginario che mangia le sue vittime, accompagnate da un bel piatto di fave e un buon Chianti. Si pensa che la caratterizzazione di Lecter sia stata ispirata dalla storia vera del Dr. Alfredo Ballí Treviño, serial killer che lo scrittore e creatore del personaggio Thomas Harris incontrò in una prigione messicana nel 1963.
L’incontro con il “Dottor Salazar”
Lavorando come giornalista per Argosy negli anni ’60, una rivista di pulp fiction americana, Thomas Harris intervistò il prigioniero Dykes Askew Simmons, che si trovava nel braccio della morte della prigione statale di Nuevo León, a Monterrey, per aver ucciso tre persone. Tuttavia, fu il compagno di prigionia che si era preso cura di questo detenuto a lasciare un’impronta su Harris e a ispirarlo poi nella creazione dell’icona del cinema horror. Dopo aver tentato la fuga ed essere stato ferito da una guardia carceraria, Simmons venne curato da un altro detenuto ed esperto medico della prigione, soprannominato da Harris “dottor Salazar”.
L’autore de Il silenzio degli innocenti iniziò a chiedere il permesso di intervistare il Dottor Salazar, con cui il dottore gli spiegò nel dettaglio le deturpazioni facciali di Askew, l’avvenenza fisica delle sue vittime e la natura del tormento. Harris lo descrisse come un “uomo piccolo e robusto con capelli rosso scuro” che “stava molto fermo” con “una certa eleganza“. La guardia carceraria disse in seguito ad Harris che Salazar era un assassino in grado di “impacchettare la sua vittima in una scatola sorprendentemente piccola“. Salazar ispirò dunque Harris a creare un personaggio con una “peculiare comprensione della mente criminale“.
La storia vera di Alfredo Ballí Treviño
Si ritiene che Salazar sia Alfredo Ballí Treviño, l’ultimo criminale ad essere stato condannato a morte in Messico, nel 1959. Ballí era un medico di una famiglia dell’alta borghesia di Monterrey che uccise il suo amico e amante Jesus Castillo Rangel e ne mutilò il corpo. Era anche sospettato di aver ucciso e smembrato diversi autostoppisti in campagna tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta. Harris ha incorporato alcuni di questi dettagli nello sviluppo di Buffalo Bill come assassino ne Il silenzio degli innocenti. La pena di Ballí fu commutata in 20 anni e fu rilasciato nel 1981. Dopo il suo rilascio, Ballí continuò a lavorare come medico in un austero ufficio fino alla sua morte nel 2009.
In realtà, si ritiene che il personaggio di Hannibal Lecter sia stato ispirato da più storie di serial killer e non semplicemente dall’incontro di Harris con Alfredo Ballí Treviño. Nel suo libro Evil Serial Killers, Charlotte Greig afferma che Hannibal Lecter è stato ispirato almeno in parte dal serial killer Albert Fish. Greig afferma anche che, per spiegare la patologia di Lecter, Harris ha preso in prestito la storia forse apocrifa del fratello del serial killer e cannibale Andrei Chikatilo, Stepan, che fu rapito e mangiato dai vicini affamati. La location del libro Hannibal è stata poi ispirata dalla storia del Mostro di Firenze. Durante la preparazione del libro, Harris si recò in Italia e fu presente al processo del principale sospettato, Pietro Pacciani, dove fu visto prendere appunti.