Tutti conoscono L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, ma vi ricordate come finisce? Il film, che racconta il tradimento di Carlo (Stefano Accorsi) ai danni di Giulia (Giovanna Mezzogiorno), donna dalla quale aspetta un figlio, termina con la presa di coscienza da parte del protagonista che abbandona la sua amante – la giovane Francesca (Martina Stella) – e torna dalla compagna, riconquistandola e facendosi perdonare. Ma analizziamo nel dettaglio il finale de L’ultimo bacio.
Carlo – 29enne fidanzato con Giulia, dalla quale aspetta una figlia – al matrimonio di un amico conosce Francesca, splendida 18enne di cui si invaghisce immediatamente. Tra i due nasce, così, una relazione clandestina che viene portata avanti dal protagonista per tutto il corso della narrazione, ovviamente all’oscuro di Giulia. Ma si sa, le bugie hanno le gambe corte, e il tradimento di Carlo emerge proprio verso il finale de L’ultimo bacio.
In occasione di una visita di condoglianze a casa dell’amico comune Paolo – che ha appena perso il padre -, Giulia incontra Adriano, con il quale Carlo, che non è presente, aveva detto che avrebbe trascorsa la serata. Giulia capisce, quindi, di essere stata presa in giro e, quando il compagno torna a casa, lo mette con le spalle al muro obbligandolo a raccontarle tutta la verità. Carlo confessa quindi il suo tradimento con Francesca, dicendo però che si è trattato “soltanto di un bacio”. Questa affermazione, palesemente falsa, fa andare su tutte le furie Giulia, che caccia Carlo fuori di casa. Questi, allora, torna dalla giovane amante, con la quale trascorre una notte di passione. Al risveglio, però, Carlo si rende conto di aver commesso un terribile sbaglio: abbandona Francesca e torna da Giulia. La donna, però, nonostante le suppliche, sembra irremovibile e decide di trasferirsi a casa dei suoi genitori che, precedentemente in crisi, si sono riappacificati. E, mentre Carlo non si rassegna alla fine della loro relazione, anche Francesca non si dà pace per la scomparsa di Carlo, e decide di andarlo a cercare. Lo intercetta proprio mentre l’uomo sta andando a casa dei genitori di Giulia: lui le spiega che non possono più vedersi e si allontana in auto, mentre lei cerca di rincorrerlo disperata.
Carlo raggiunge la compagna e, grazia alla complicità della madre di Giulia che cerca di farla ragionare e in nome della figlia che aspettano, riesce a farsi perdonare. Il film si conclude con un monologo dolceamaro del protagonista, mentre iniziano a scorrere immagini di una loro vita futura, in una grande casa col giardino, con la figlia ormai grande e un cane.
“Eccoti qui decidi che la fase dell’eterna adolescenza è finita e che è ora di crescere e crescerai. E allora tutto cambia e questa volta cambierà. Avrai una casa più grande, la piscina, il garage col posto auto, il prato sempre curato, il portico fiorito e le porte smaltate, il cane che chiamerai Marx e la barca che chiamerai Giulia, avrai la salute assicurata, la vita assicurata, il frigorifero sempre pieno per non sentirti povero, un tappeto etnico per continuare a sentirti giovane e finestre da cui entra sempre il sole. E allora avrai la tua famiglia felice i tuoi bambini in salute e lei, avrai lei, che ti ricorda tutte le cose belle che avete avuto. Non è questo che avevi sempre sognato?”
Vediamo poi gli amici di Carlo festeggiare al suo matrimonio e poi partire tutti i tre su un furgoncino verso un’avventura sconosciuta che forse solo chi non ha legami sentimentali può permettersi di vivere.
“E’ andata così; ci sono quelli che partono e quelli che restano. Io ho deciso di restare. Mi ripeto che tra pochi mesi diventerò padre. Cerco di prenderci confidenza, anche perché credo che non l’ho ancora capito fino in fondo quello che significa veramente. Ogni tanto penso a quei tre, a dove saranno, cosa faranno. Mi piace pensare che forse un giorno potrò raggiungerli e stare con loro per un po’. È un pensiero che mi fa sentire bene”.
Intanto ci viene mostrato Carlo, qualche tempo dopo, giocare con la figlia e festeggiare il suo primo anno di età, ballare con lei e guardarla dolcemente mentre si addormenta nel suo lettino.
“La mano che vedete è quella di Sveva ed è la bambina più bella che abbia visto in vita mia. Dicono che somiglia a Giulia; è forse per questo che la amo tanto. Ha compiuto un anno da due giorni. Sta imparando a parlare, dice televisione, cielo, sole, pancia, mamma, e papà. Giulia invece diventa ogni giorno più bella. È andata in fissa con la linea. Va a nuoto tre volte a settimana e a correre tutte le sere; le farà male? La cosa che Sveva ama di più è ballare con me Strauss. Prima mi guarda negli occhi, poi ride, e poi si addormenta. Posso fissarla per ore. Ascolto il suo respiro e provo a guardarmi da fuori. E allora la mia vita non mi sembra niente male. In fondo non c’è nulla che mi manchi davvero, davvero nulla. E allora questa è la felicità? Io penso di sì…”
Nella scena finale vediamo Giulia, mentre corre al parco, intercettare lo sguardo di un uomo con il quale inizia a correre. Un nuovo tradimento turberà il ritrovato equilibrio della coppia? Veniamo lasciati col dubbio.
L’ultimo bacio è un film del 2001 scritto e diretto da Gabriele Muccino, la cui colonna sonora è incentrata sulla canzone omonima di Carmen Consoli – presente in un breve cameo – che dà il titolo al film. Nel cast, oltre ai già citati Stefano Accorsi, Giovanna Mezzogiorno e Martina Stella (nella sua prima apparizione cinematografica) troviamo Stefania Sandrelli, Luigi Diberti, Giorgio Pasotti, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore e Sergio Castellitto.
Nel 2006 è stato realizzato un remake statunitense, diretto da Tony Goldwyn, dal titolo The Last Kiss.