Negli ultimi mesi si è parlato di nuovo di Matthew Perry: del tragico 28 ottobre 2023 in cui un’overdose di ketamina gli fu fatale, del medico californiano che gli somministrò illegalmente la sostanza (dopo averlo schernito per la sua dipendenza) e dei colleghi di Friends come Jennifer Aniston, che ancora lo ricordano. In occasione di quello che sarebbe stato il suo 56esimo compleanno, vi raccontiamo qui la storia di un attore versatile e generoso ma tormentato, la cui vita è stata un intreccio di trionfi e battaglie personali.
Matthew Langford Perry nasce il 19 agosto 1969 a Williamstown, Massachusetts, ma cresce con la madre in Canada, tra Ottawa e Montréal. Figlio di un attore e di una giornalista, ha il mondo dello spettacolo nel sangue e non sono in molti a stupirsi quando, a 15 anni, si trasferisce a Los Angeles dal padre per intraprendere la sua stessa carriera: quella per la recitazione è per lui una vera e propria passione, come anche il tennis in cui eccelle a livello juniores. L’esordio avviene in piccole parti in serie TV come Il Mio Amico Ricky, Genitori in Blue Jeans e Beverly Hills 90210. Il suo talento comico, fatto di tempi perfetti e di un’ironia disarmante, lo rende subito riconoscibile.
Ma è nel 1994 che la sua vita cambia per sempre: a 25 anni, Perry ottiene il ruolo di Chandler Bing in Friends, la sitcom che ridefinirà la televisione per i decenni a venire. Con il suo humor autoironico e le sue insicurezze mascherate da battute, Chandler diventa il personaggio in cui tanti si riconoscono. Perry non si limita a interpretare Chandler, ma gli dà vita, attingendo dalla sua stessa vulnerabilità. Gli amici sul set – Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc e David Schwimmer – diventano una seconda famiglia, e il loro legame autentico e profondo contribuisce al successo planetario della serie.

Perry dimostra comunque di essere un artista versatile anche oltre Friends: recita in film come Mela e Tequila – Una pazza storia d’amore con sorpresa, The Ron Clark Story e FBI: Protezione testimoni mostrando il suo talento sia nella commedia che nel dramma. Cresce anche come sceneggiatore e produttore, lavorando a progetti come The Odd Couple e Terapia d’amore, e debutta alla regia dirigendo un episodio di Scrubs.
Il suo contributo più significativo è però probabilmente quello che offre fuori dallo schermo: nel 2013 apre la Matthew Perry House, una sua casa di Malibu riconvertita in struttura destinata a ospitare e aiutare persone con problemi di dipendenza, un tema che conosce fin troppo bene. Il centro chiude per problemi finanziari solo due anni dopo, ma viene avviato il progetto di una struttura dello stesso tipo a Ottawa. La generosità di Perry è comunque nota ad amici e colleghi, che ancora oggi raccontano di un uomo che non esitava a tendere una mano verso gli altri anche quando lui stesso era in difficoltà.
Dietro il sorriso di Chandler, Perry combatte una battaglia silenziosa: la dipendenza da alcool e droghe, iniziata quando ha solo 14 anni, lo accompagna per gran parte della sua vita e peggiora dopo un incidente in moto d’acqua nel 1997. Durante le riprese di Friends ci sono momenti in cui fatica a presentarsi sul set, ma il suo talento non ne risente mai. Nel 2022, nella sua autobiografia Friends, Lovers and the Big Terrible Thing, Perry racconta con brutale onestà le sue lotte, la sua turbolenta vita sentimentale, i periodi trascorsi nei centri di disintossicazione e il peso della fama. Il libro non è solo una confessione, ma un messaggio di speranza per chi affronta le stesse sfide. La sua morte per overdose il 28 ottobre 2023 ha lasciato per questo un vuoto ancora più profondo.