Mission: Impossible di Brian De Palma finisce con l’agente Ethan Hunt (Tom Cruise) pronto ad accettare una nuova missione impossibile, nonostante avesse deciso poco prima di dimettersi dall’IMF. Datato 1996 e primo di una saga cinematografica che ha riportato in auge la serie ideata negli anni ’60 da Bruce Geller, Mission: Impossible è anche il debutto di Cruise nei panni di Ethan Hunt.
Hunt è un membro della Impossible Mission Force, una sezione segreta della CIA che si occupa di portare a termine azioni che vengono considerate difficili dalla stessa intelligence americana. I membri del team sono agenti specializzati in travestimento, la cui esistenza è minacciata di continuo. Ecco perché, nel caso fossero scoperti, la CIA li disconoscerà.
Una missione in particolare viene mostrata nel film: impedire a un terrorista russo di mettere le mani sulla lista degli agenti CIA sotto copertura. Un materiale prezioso che può essere rivenduto alle potenze nemiche degli USA. Nella fattispecie a un trafficante d’armi chiamato Max (Vanessa Redgrave). Hunt, guidato dal mentore Jim Phelps (Jon Voight), partecipa all’azione a Praga.
Tuttavia, il piano si rivela una messinscena allestita dal direttore dell’IMF, Eugene Kittridge (Henry Czerny) per scoprire una talpa all’interno dell’organizzazione. Con la morte di Phelps e degli altri agenti Hunt, unico sopravvissuto, è dunque considerato il traditore.
L’uomo allora decide di indagare da solo per sbrogliare la matassa. Deve quindi mettere le mani sulla vera lista di agenti sotto copertura. E per farlo ottiene la collaborazione della vedova di Phelps, Claire (Emmanuelle Béart). E di due tecnici informatici ex agenti dell’IMF, Franz Krieger (Jean Reno) e Luther Stickell (Ving Rhames). Hunt ruba la lista e si prepara alla trattativa con Max a cui vuol chiedere il nome della talpa. A Londra Hunt scopre che Phelps sia ancora vivo. Quest’ultimo è convinto che sia Kittridge il vero traditore.
Hunt affida a Luther la lista con gli agenti. E mette in allarme Kittridge, a cui consegna degli occhiali con telecamera e un biglietto del treno Londra-Parigi dove avverrà lo scambio. Si traveste da Phelps e affronta Max. La trafficante non avrà la lista degli agenti, bloccata preventivamente da Luther, ma darà la possibilità ad Hunt di capire che la vera talpa sia in realtà Phelps.
Dopo un inseguimento, Hunt impedisce a Phelps la fuga con i soldi e si riabilita agli occhi di Kittridge che ha seguito tutta l’azione con i suoi occhiali. Hunt si confronta con Luther, reintegrato nell’IMF, e gli comunica che vuole dimettersi dall’organizzazione. Quando riceve un messaggio con una nuova Mission: Impossible da affrontare.