Il film Netflix Paradise finisce con Elena, mesi dopo, di nuovo giovane e incinta, che vediamo baciare un nuovo uomo su una spiaggia. Anche Max è lì, a guardarla da lontano: si è unito alla resistenza di Adam e da quel momento combatterà contro tutte le parti della società che cercano di usare il sistema.
Nella clinica illegale, Elena recupera i suoi anni da Marie. Marie viene rilasciata e torna dalla madre Sophie. Sophie non mostra alcuna empatia nei suoi confronti: non vuole donare i suoi anni per la figlia, promettendo di trovare un donatore (senza essere troppo convincente). Il destino di Marie sembra segnato: è un’altra vittima del sistema, e non ha nemmeno accettato di vendere la sua giovinezza sotto qualsiasi forma. Il finale del film è spiegato con tono triste: solo chi non ha mostrato rimorso per ciò che ha fatto otterrà alla fine ciò che desidera, mentre le persone buone, come Marie e Max, sono quelle che perdono tutto.
Paradise è un giallo fantascientifico di produzione tedesca che segue un giovane uomo e sua moglie in un futuro distopico non troppo lontano in cui la durata della vita, o il nostro tempo, è diventato fondamentalmente una merce da vendere per ottenere enormi profitti. La società Aeon, che ha scoperto questo processo, è gestita da una donna di nome Sophie Theissen ed è diventata un gigante aziendale globale. La storia di Max inizia come un dipendente felice della Aeon, ma molto presto le cose prendono una piega drastica per lui.
Il film è diretto da Boris Kunz, Tomas Jonsgården, Indre Juskute e interpretato da Kostja Ullmann, Corinna Kirchoff e Marlene Tanczik, tra gli altri.