Pretty Woman è un film che fa sognare e molti si sono chiesti se sia tratto da una storia vera. Purtoppo no, si tratta di una storia totalmente inventata dallo sceneggiatore J.F. Lawton, che inizialmente aveva scritto una sceneggiatura molto più drammatica e dura. Quando è stato deciso di rielaborare il film con Richard Gere e Julia Roberts per renderla più lieve, altri autori ci hanno messo del loro, ispirandosi anche alle favole.
Lo sceneggiatore J.F. Lawton ha spiegato che mentre lavorava alla storia di Pretty Woman si ispirò (in parte) al film Wall Street, uscito in quel periodo, per delineare il personaggio di Edward (Richard Gere) che infatti è un affarista miliardario che acquista aziende sull’orlo del fallimento per rivenderle in sezioni più piccole, in modo da guadagnarci. “Avevo pensato ad un personaggio come questi finanzieri che distruggono le aziende e a cosa sarebbe successo se avesse incontrato un altro personaggio la cui vita era stata segnata dalle sue azioni”. Un pretesto narrativo per tracciare un parallelo tra l’avidità di Edward e la vita complicata di Vivian.
Pretty Woman quindi non è tratto da una storia vera, ma la prima versione del film era più realistica e dura. Il film si intitolava 3000, come la cifra pattuita tra Edward e Vivian e alla fine i due non si mettevano insieme, ma il loro rapporto si chiudeva in modo crudele. L’uomo d’affari abbandonava la ragazza nello stesso posto in cui si erano incontrati alcuni giorni prima e dal finestrino dell’auto di lusso le gettava i soldi concordati per la sua compagnia. Con tutti quei soldi Vivian e Kit se ne andavano a Disneyland, ma nel finale del film Vivian moriva di overdose. Il personaggio di Julia Roberts infatti era stato scritto come una prostituta tossicodipendente.
Dopo che la Disney aveva opzionato la sceneggiatura più drammatica nel tentativo di evitare che il regista Gary Marshall andasse a lavorare con un altro studio, Lawton rielaborò un po’ la storia di Pretty Woman “ma mi uscì un po’ troppo sdolcinata”. “Gli executives mi dissero che l’avevo alleggerita troppo. Pensavo che mi avrebbero licenziato comunque, ma dissero che l’avevo alleggerita troppo e che erano preoccupati per questo. Durante questa fase, ci fu tutto un dibattito del tipo “Che finale possiamo dare al film? Come potremmo salvare la protagonista?”
Lawton ha spiegato poi che lo script di Pretty Woman è stato rielaborato da molti altri autori, perché corrispondesse a ciò che voleva il regista Garry Marshall. “Una combinazione di fiabe. Julia Roberts era Raperonzolo, Richard Gere il Principe Azzurro ed Hector Elizondo era la fata madrina”.