Scarface, la cui traduzione letterale è “sfregiato”, si chiama così per la cicatrice sulla guancia sinistra del personaggio a cui è ispirato in parte, il mafioso statunitense di origini italiane Al Capone. Il celebre film Scarface, con Al Pacino nei panni del gangster Tony Montana, è infatti il remake dell’omonimo capolavoro di cinquant’anni prima diretto da Howard Hawks, che ha rappresentato l’ascesa nel mondo della criminalità e del traffico di stupefacenti di una delle figure più leggendarie della malavita italoamericana.
Il film però prende in prestito solo il soprannome del boss simbolo della cultura gangster statunitense Al Capone, che doveva il suo soprannome di “Sfregiato” alla vistosa cicatrice sulla parte sinistra del volto. La ferita gli era stata inferta nel corso di una lite con un tale di nome Frank Galluccio, che lo aveva aggredito con un rasoio a causa dei commenti del boss su sua sorella. La lite ebbe luogo verso la fine degli anni Dieci, in un nightclub di Coney Island, l’Harvard Inn, dove a quel tempo il futuro boss di Chicago lavorava come barista e buttafuori.
La storia di Tony Montana, personaggio iconico magistralmente interpretato da Al Pacino, si basa invece sulla vita di Jon Roberts, (vero nome John Riccobono), nato a New York nel 1948 e trasferitosi a Miami negli anni Settanta, quando la città era dominata da gangster, spacciatori e trafficanti, trasformandola in una delle zone col maggior tasso di criminalità del Paese. Roberts è oggi considerato il maggior responsabile del traffico di cocaina negli USA nel periodo del cartello colombiano, di cui è stato uno dei capi. Morì di cancro nel 2011, dopo aver concluso la sua pena. Alla sua vita è stato dedicato il documentario Cocaine Cowboys.